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Al Grand Hôtel Billia, i concerti dell'Open Papyrus Jazz Festival

26 giugno 2025 - 11:25

I concerti di apertura e chiusura dell’Open Papyrus Jazz Festival si terranno al Casino de la Vallée, nella Sala Gran Paradiso del Grand Hôtel Billia.

Scritto da Redazione
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In occasione dell’Ivrea Open Papyrus Jazz Festival, il Casino de la Vallée Spa ospiterà nella Sala Gran Paradiso del Grand Hôtel Billia i concerti di apertura e chiusura della manifestazione, che si terranno venerdì 18 luglio e venerdì 26 settembre, entrambi alle ore 21.

Il primo appuntamento vedrà sul palco il Trio Gulliver in concerto con la presentazione del disco "The Billia Session", registrato dal vivo nel 2024 al Grand Hôtel Billia durante la 44esima edizione dell’Open Papyrus Jazz Festival. Il trio, formato da Maurizio Brunod alla chitarra, Danilo Gallo al contrabbasso e Massimo Barbiero alla batteria, sarà accompagnato per l’occasione da Roberto Ottaviano al sassofono.

“The Billia Session” contiene musiche originali e musiche provenienti dalle tradizioni del mondo antico e moderno (Grecia, Finlandia, Spagna, Palestina, Turchia, Venezuela, Polonia, Cile, Etiopia) nelle originali riletture del quartetto attraverso il proprio consolidato spirito di ricerca espressiva, fra tradizione, avanguardia, musica popolare e rock.

‘Per i lillipuziani, Gulliver è un gigante; per gli abitanti di Brobdingnag è un nano. Ciò che Jonathan Swift scriveva nel libro “I viaggi di Gulliver”, pubblicato nel 1726, è valido ancora oggi: primo, bisogna osservare le cose sotto una luce diversa; secondo, viviamo in una società nella quale gli uomini sono incapaci di stabilire comunicazione ed empatia fra loro; terzo, il viaggio. L’avventuriero deve essere umile per potersi confrontare in assoluta libertà con le idee altrui. Massimo Barbiero, Maurizio Brunod e Danilo Gallo da sempre fanno del pensiero laterale un loro punto di forza; entrano in connessione con gli altri e con loro stessi; la loro esperienza tecnica si equilibra con quella umana; sono navigati globetrotter. E questo è un mondo dove il sax di Roberto Ottaviano entra con dolcezza dialogante e fermezza comunicativa, nella somma di un sentire condiviso che negli anni passati lui stesso aveva affrontato guardando a canzoni ed arie di Oriente e Occidente, Nord e Sud. Ma, soprattutto, per il quartetto l’anima della musica sta nel suo ininterrotto movimento. Nell’avanzare senza imboccare scorciatoie. Nella possibilità infinita di perquisire, e rivelare, sempre nuove dimensioni. La musica, in questo quartetto, non si fa ma si manifesta. È “una cosa sola”, perché i confini – per altro spesso invisibili – fra tradizione, avanguardia, musica popolare e rock non vengono smantellati ma assorbiti. È questo che fanno i tre: Barbiero, perché pensa batteria e percussioni come strumenti ritmici ma anche melodici; Brunod perché riesce ad integrare leggerezza cameristica ad enfasi orchestrale, Gallo per la metronomica abilità nell’essere solista-accompagnatore e Ottaviano per la sua capacità di rielaborazione del materiale, di sintesi espressiva, di cautela interpretativa.’ (Davide Ielmini)

 

Il concerto di chiusura, previsto per venerdì 26 settembre alle ore 21 vedrà sul palco Odwalla - The World percussion and dance, special guest Baba Sissoko.

La formazione Odwalla, nata nel 1989 da un'idea di Massimo Barbiero, è composta esclusivamente da strumenti a percussione. Il gruppo, grazie alla vasta gamma di strumenti utilizzati che amplificano il suo impatto sonoro, è indirizzato verso una ricerca che abbraccia qualsiasi forma musicale, dal jazz alla musica africana, passando per la danza e la musica contemporanea, con un particolare interesse nell'equilibrio tra improvvisazione e composizione.

Unico gruppo in Italia di sole percussioni, presenta sul palco della Sala Gran Paradiso del Grand Hôtel Billia una performance che, figlia del linguaggio jazzistico e di svariate altre tradizioni musicali, alterna il ritmo a momenti di intensa armonia melodica sviluppati attorno alla marimba di Massimo Barbiero e al vibrafono di Matteo Cigna, con autentiche esplosioni percussive durante le quali, accanto alla voce di Gaia Mattiuzzi e ai due batteristi Stefano Bertoli e Alex Quagliotti con il supporto di Andrea Stracuzzi, risaltano i tamburi dei percussionisti Doudù Kwateh e Cheikh Fall.

La musica di Odwalla non nasce per accompagnare la danza: è una sorgente di danza, così come la danza che avviene sul palco dà impulso alla musica. Non si può catalogare la danza come “afro” ma piuttosto come la celebrazione del movimento, del ritmo, del battito cardiaco sviluppato alla massima potenza o potenzialità che le danzatrici sulla scena, Sellou Greuet, Rocio Garcia Fernandez e Roberta Tirassa trasmettono con energia e grazia. Ma, per quanto possa sembrare strano, è anche la celebrazione dei temi melodici che vengono esposti a partire dalla marimba per poi passare agli strumenti a percussione. Durante la performance si passa quindi da momenti di inaudita dolcezza e rarefazione a momenti di potente energia in cui tutti gli strumenti suonano, vibrano, tintinnano e risuonano, per trasportarci a istanti in cui è l’acqua a risuonare, descrivendo ed evocando paesaggi naturali universali.

La formazione Odwalla ha inciso negli anni 12 Cd e 4 Dvd, riscuotendo un notevole interesse da parte della critica e della stampa specializzata e ottenendo svariati riconoscimenti a livello nazionale e internazionale.

Baba Sissoko è un polistrumentista, cantante e griot di fama internazionale, noto per la sua maestria nelle percussioni e la capacità di fondere sonorità tradizionali maliane con influenze globali.

 

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