Dopo più di cinquant’anni di attività, il Poker Palace Casino di North Las Vegas si prepara a chiudere i battenti. Il piccolo casinò locale terminerà ufficialmente le operazioni il prossimo 1 ottobre, lasciando senza lavoro circa 126 dipendenti, come comunicato agli enti regolatori del Nevada.
Nato nel 1974, il Poker Palace ha rappresentato per decenni un punto di riferimento per la comunità di Las Vegas. Ma le sue origini risalgono al 1951, quando era noto come Bunny’s Bar. Situato vicino alla base militare di Nellis, il casinò si estende su una superficie di circa 2.400 metri quadrati e ha offerto ai clienti slot machine, bingo, giochi da tavolo, scommesse sportive e poker. Fiore all’occhiello era il Maddy’s Paddy Café, intitolato al nipote dei proprietari Marvin “Mickey” e Laura Coleman.
LAVORATORI PER STRADA - Secondo una lettera ufficiale del Worker Adjustment and Retraining Notification Act datata 29 luglio, la prima ondata di licenziamenti avverrà il 30 settembre, anticipando la chiusura definitiva. Il documento rivela anche che l’intera struttura sarà venduta. Le categorie professionali interessate includono croupier, addetti alla sicurezza e portieri, in totale 38 ruoli lavorativi colpiti.
VICENDE CONTROVERSE - La storia del Poker Palace è stata segnata anche da vicende controverse. Nel 2006, un’indagine del Nevada Gaming Control Board ha scoperto scommesse irregolari nell’area dedicata alle corse. Tre dipendenti furono coinvolti in attività illecite e Marvin Coleman, uno dei titolari, fu multato di 250.000 dollari per carenze nella supervisione.
I rappresentanti del casinò non hanno rilasciato dichiarazioni ufficiali riguardo ai motivi economici dietro la vendita o su eventuali nuovi progetti previsti per lo stabile. Al momento, il sito resta avvolto in un alone di incertezza.
Con la chiusura del Poker Palace, North Las Vegas perde non solo un luogo di svago, ma anche un simbolo della storia popolare e del gioco locale. In attesa di conoscere il futuro di quell’edificio sulla North Las Vegas Boulevard, resta il ricordo di un'epoca che lentamente si ritira dietro le quinte della Strip.