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Campione d'Italia, no all'ingresso nell'Autorità di bacino e all'albo delle Pmi

24 giugno 2025 - 11:04

Il consiglio comunale di Campione d'Italia respinge le due mozioni della minoranza che chiedevano di entrare nell'Autorità di bacino e l'istituzione di un albo di Pmi locali, al servizio anche del Casinò.

Scritto da Amr
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Il consiglio comunale di Campione d'Italia, che si è riunito il 23 giugno (assente per motivi personali il sindaco Roberto Canesi) ha respinto entrambe le mozioni che erano state presentate dai consiglieri di Campione 2.0 Simone Verda e Gianluca Marchesini e che, per quanto indirettamente, chiamavano in causa anche il Casinò.

LA MOZIONE SULL'ADB – Con la prima mozione si chiedeva che il consiglio comunale di Campione d'Italia valutasse la riadesione (il Comune ne faceva parte fino al 2020) all'Autorità di bacino, una decisione che avrebbe, secondo i proponenti, avuto benefici effetti finanziari, con “conseguente recupero di risorse da parte della Regione Lombardia che potrebbero essere utilizzate per migliorare le strade e le piazze, oggi con alcuni problemi di degrado, rendendo così la cittadina più attraente anche al servizio dei clienti del Casinò”, così aveva spiegato Simone Verda.
La mozione partiva dall'assunto che lo scorso 30 aprile, con una delibera della giunta regionale della Lombardia, è stata approvata la revisione della L.R. 4 aprile 2012, n. 6 sui trasporti lombardi.

“Con tale atto comprendente molti argomenti dal trasporto su gomma su ferro fino alla nautica , la giunta regionale ha cambiato il concetto fra la possibile adesione dei Comuni alle Autorità di bacino all’obbligo se non formale quantomeno sostanziale di adesione.
Infatti per i pochi comuni che ancora non aderiscono, che per informazione sono un gruppetto nel lago di Como e uno solo, Campione d’Italia, per il lago di Lugano contro nessuno per il Maggiore il lago di Iseo e Garda dovranno ottenere dalla Autorità di Bacino competente una 'deroga' con specifiche motivazioni 'di poter svolgere le funzioni in forma singola, in modo efficace, efficiente ed economico'”, spiegavano.
Verda e Marchesini avevano anche precisato che “da una recente modifica dello statuto della Autorità di Bacino la riadesione del Comune di Campione d’Italia avrebbe effetto immediato (prima era necessario un anno finanziario ) e pertanto il Comune potrebbe, a pieno titolo, rientrare nei prossimi finanziamenti dell’anno 2026 che prevedono, come il recente caso di Porto Ceresio, anche i rifacimenti e le manutenzioni delle vie, piazze e strade site sul demanio”.
Prima che il consiglio votasse per respingere la mozione, l'assessore Paolo Bortoluzzi sottolinea che la revisione della norma regione è stata per ora approvata soltanto in giunta e che non c'è dunque il via libera finale del consiglio regionale, mentre il consigliere di maggioranza Domenico Deceglie evidenzia come l'operato in proprio ha dimostrato “capacità, professionalità ed efficienza” 
“Perché affidarci a terzi?”, almeno fino a quando non sarà imposto, è il questito posto da Deceglie.

LA MOZIONE SULL'ALBO DELLE PICCOLE E MEDIE IMPRESE – Pollice verso anche nei confronti della mozione di Verda e Marchesini con cui “il consiglio comunale impegna il sindaco e la giunta comunale all’istituzione entro la fine del corrente mese di marzo 2025, dell'elenco delle piccole e medie imprese campionesi in cui siano censite le aziende locali, suddivise per ambito d’attività e per specializzazioni operative” e, sempre il consiglio comunale, “approva come atto d’indirizzo e d’impegno per il sindaco e per la giunta comunale la regola per cui i Rup (responsabili unici del procedimento Ndr) debbono, in sede di affidamenti, considerare e motivare l’opportunità di scegliere gli affidatari anche in ragione del principio di prossimità, ferma restando la regola della libera concorrenza e conseguentemente motivare dettagliatamente, nelle loro determine, in merito all’efficienza degli affidamenti ad operatori economici non inclusi nell'elenco delle piccole e medie imprese campionesi”.
L'assessore Bortoluzzi in proposito afferma che si tratta di un albo che contravverrebbe le disposizioni di legge, in difformità dall'opinione di Verda secondo il quale, entro certe soglie e nel rigoroso rispetto dei requisiti, sarebbe legale.

Via libera del consiglio comunale, infine, alla vendita dell'area ex tennis.

L'INTERVENTO DI BORTOLUZZI - Cardine della seduta di ieri anche un lungo intervento dell'assessore Paolo Bortoluzzi, che riportiamo integralmente: “Cattiva informazione fa rima con indignazione, anche e soprattutto sui social. Stimolare un sentimento di sdegno nel lettore frettoloso è il modo più facile per spingerlo a condividere contenuti di dubbia credibilità e renderli virali. Chi si scandalizza davanti a una presunta ingiustizia non perde tempo a cliccare sui link, non sente il bisogno di leggere. Commenta a prescindere, segnalando la propria militanza nel partito dei 'giusti', e contribuisce a far circolare. 
È una dinamica che abbiamo visto all’opera mille volte nelle piazze sgangherate a cui accediamo via app”.

Inizia così un articolo apparso su “sette” - allegato del Corriere della Sera - oggetto di una traccia proposta ai nostri maturandi alla prova scritta, appena conclusasi. 

Purtroppo Campione a questo malessere non fa eccezione, infatti episodi di disinformazione, attuati con questo metodo, attraverso piattaforme social o altri mass media più tradizionali sono stati davvero tanti in questi anni.

Continua l’articolo:
“Qualle vaca alla bocca, quella ferocia che è un regolamento di conti ci fa sentire migliori degli altri, senza fare nessuna fatica”

Questo passaggio mi ha particolarmente colpito.
Trasportato poi nell’esperienza politica mi ha fatto riflettere su quanta fatica poi si faccia per ottenere risultati duraturi e stabili, che vengono stravolti e mistificati da una narrativa del tutto soggettiva, per non dire menzognera e strumentale.

Con buona pace, di chi rosicando spande notizie infondate, noi rispondiamo con i fatti: bilancio in equilibrio, casinò riaperto, 180 posti di lavoro recuperati, un’economia intera riattivata, servizi tornati alla normalità, 47 Milioni di debiti già saldati dalla Casa da gioco + altri 12 in saldo a fine mese, milioni che sommati ai crediti onorati direttamente dall’Ente passiamo abbondantemente i 60 milioni, scuola dell’infanzia riaperta.

Serve davvero altro per dire che il nostro mandato è un successo?

Assicuro però che è costato molta, molta fatica.

Qui non si va sempre d’accordo, qui non si prendono decisioni di campo! Questo gruppo politico, anzi questo gruppo di persone si è formato in modo naturale come un anticorpo spontaneo con un focus ben piantato: il benessere comune!
 
Ci si confronta, a volte in maniera schietta e dura, poi si torna a lavorare, magari digerendo qualche boccone amaro. Qui si è chiamati a fare anche questo.
Molta meno fatica si fa a sparare idiozie per cercare soddisfazioni del tutto personali e fini a sé stesse, alla ricerca spasmodica di quel briciolo visibilità personale. Il che, tutto sommato, di per sé sarebbe irrilevante. 

Il problema si pone quando i meccanismi disinformativi nuocciono all’immagine di un paese intero e dei suoi cittadini, che invece con tanto sacrificio quel paese hanno contribuito sulla loro pelle a ricostruirlo. Accettando nel bene e nel male l’amara medicina di un ridimensionamento generale tanto complicato quanto necessario al fine di trovare una soluzione. 

Perciò, oggi sono a denunciare pubblicamente il mio sdegno e la mia ferma condanna a queste espressioni che troppo spesso trovano purtroppo origine all’interno della nostra piccola exclave e che si susseguono con ostinata ignoranza.

Una nuova ricerca, pubblicata su "Science", dimostra che la reazione emotiva di sdegno a cui si è fatto cenno, accompagna spesso contenuti discutibili e che chi si scandalizza davanti a una presunta ingiustizia non perde tempo a cliccare sui link, per approfondire e verificare. 
Così, visto che la mente umana può esprimere giornalmente solo un tot di rabbioso disgusto, spiega la ricerca, finiamo per sprecarlo su questioni irrilevanti per ignorare invece i temi che davvero meriterebbero la nostra irritazione. 
E di solito la protesta si accende più facilmente per le battaglie che rafforzano giri di amicizie, alleanze, preconcetti diffusi. Per le altre si resta in silenzio.

Questo concetto mi ha portato spesso a riflettere: Campione e le sue dinamiche rischiano di perdere di vista quello che si è saputo ricostruire? 
Distrarre la comunità ad uno sdegno costante senza volontà di confronto, rischia di esporre nuovamente tutti a gravi stati di degenerazione socio-politico-economica a vantaggio di chi vuole mettere le mani su ciò che è nostro?

Si, credo proprio di si.

Mi permetto con infinito rispetto di ricordare le migliaia di morti e le sofferenze di tutte le guerre scoppiate nel mondo e il suo preoccupante squilibrio politico.
Credo non sia fuori luogo rimarcare l’importanza di come oggi Campione d’Italia ha ricostituito una sua credibilità in uno scenario macroeconomico così complesso, capace di guardare al futuro senza le incertezze di qualche anno fa.

Insomma non proprio gli argomenti con cui siamo dipinti spesso dai mass media che non vedono l’ora di sbandierare con la solita indignazione quanto questo sia solo il paese degli sprechi.

Oggi non è così, e lo diciamo con determinazione! 

Questo è un nuovo punto di inizio e partenza e invito tutti cittadini a concentrare su questa idea i propri sforzi intellettuali.
Questa stabilità va difesa affinché non si ricaschi in dinamiche feudali e anacronistiche che hanno portato, nel recente passato, a pagare il salatissimo conto.

A noi tutti la scelta: 
Con la bava alla bocca, assetati di indignazione senza nessuno sforzo? 
O consapevoli che ora il peggio è alle spalle ma costerà sempre lavoro e fatica mantenere basi solide e affrontare il cambiamento?

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