Fiamma tricolore a Viminale: 'Nomine al Casinò Campione, opportuno un passo indietro'
La Fiamma tricolore scrive al ministero dell'Interno in riferimento alla nomina del nuovo consiglio di amministrazione del Casinò Campione d'Italia.
Scritto da Redazione
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“Pur riconoscendo che non esista una norma specifica che vieti a un indagato di ricoprire ruoli di rappresentanza in amministrazioni partecipate – salvo le puntuali disposizioni del Dlgs 39/2013, che però si riferisce a condanne o rinvii a giudizio per specifici reati contro la pubblica amministrazione, e non alla mera iscrizione nel registro degli indagati”, la Fiamma tricolore di Como, per voce del suo segretario organizzativo Carlo Russo, è “fermamente convinta che in casi come questo, il principio di opportunità debba elevarsi a guida suprema”.
Lo scrive il partito comasco in una lettera inviato al ministero dell Interno, commentando la conferma di Mario Venditti, ex procuratore di Pavia, nel ruolo di presidente del Casinò Campione d'Italia, una decisione da parte dell'assemblea dei soci che “giunge in un momento di delicatezza estrema, marcato dall'indagine a suo carico condotta dalla Procura di Brescia”.
Per queste ragioni la Fiamma tricolore “suggerisce con forza che un passo indietro, seppur temporaneo e volontario, possa rappresentare un atto di straordinaria sensibilità, di altissima responsabilità e di esemplare amor patrio. Non si tratterebbe, lo ribadiamo con la veemenza delle nostre convinzioni, di un'ammissione di colpa, ma di un gesto di riguardo verso Campione e la necessità impellente di preservare quell'immagine di totale imparzialità e cristallina condotta che dovrebbe essere intrinseca a ogni carica pubblica. Tale scelta rafforzerebbe in modo decisivo la percezione di integrità delle nostre istituzioni, pilastro essenziale per la coesione sociale e la rinnovata fiducia dei cittadini, specialmente in contesti delicati come quello del Casinò di Campione”.
Il partito auspica inoltre che “la magistratura, con la celerità e la trasparenza che i cittadini attendono, faccia piena e inappellabile luce sulla vicenda del dottor Venditti. La nostra è una riflessione dettata unicamente dalla volontà di salvaguardare il decoro e la credibilità delle nostre istituzioni”.