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Relazione Agcom 2025: 'Divieto pubblicità gioco, oltre 2 milioni di sanzioni'

16 luglio 2025 - 13:02

Nella Relazione dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ampio spazio alle sanzioni e alle sentenze collegate al rispetto del divieto di pubblicità al gioco.

Scritto da Redazione
©  Autorità per le garanzie nelle comunicazioni  - Pagina Facebook ufficiale

© Autorità per le garanzie nelle comunicazioni - Pagina Facebook ufficiale

“Sono anche proseguite le attività di contrasto al fenomeno del secondary ticketing e di vigilanza sul divieto di pubblicità del gioco d’azzardo online, con sanzioni significative irrogate a piattaforme e content creator responsabili di condotte illecite. Le sanzioni totali in questo ambito hanno superato i 7 milioni di euro.”

È quanto si legge nella Relazione annuale 2025 dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni presentata al Senato nella mattinata di oggi, 16 luglio.

Molteplici i riferimenti al gioco, soprattutto in collegamento al divieto di pubblicità introdotto dal decreto Dignità sulla cui applicazione è chiamata a vigilare proprio l'Agcom.

Nel capitolo “La tutela dell’utenza e dei diritti” si rimarca che l'Autorità “ha proseguito, inoltre, le attività di vigilanza e sanzionatorie in materia di divieto di pubblicità del gioco con vincita in denaro, ai sensi dell’art. 9 del decreto-legge 12 luglio 2018, n. 87 (c.d. decreto Dignità). Le violazioni rilevate hanno riguardato principalmente condotte lesive commesse su reti di comunicazione elettronica da parte di numerosi content creator.

In particolare, ad esito dei procedimenti sanzionatori conclusi nel corso del 2022 e del 2023 nei confronti dei principali fornitori di servizi di condivisione di video, l’Autorità ha avviato 30 procedimenti nei confronti di altrettanti content creator che diffondevano con cadenza regolare (spesso giornaliera) contenuti promozionali di giochi con vincite in denaro sui propri canali.

Tale attività di identificazione ha portato all’adozione di 25 ordinanze-ingiunzione per la violazione dell’articolo 9 del citato decreto e di cinque archiviazioni. In particolare, i provvedimenti sono stati adottati nei confronti sia di persone giuridiche che di persone fisiche, per un totale di oltre 2 milioni di euro di sanzioni irrogate.

Nello stesso periodo di riferimento, l’Autorità ha irrogato per la prima volta una sanzione amministrativa pecuniaria per violazione dell’art. 9 del decreto Dignità nei confronti di una concessionaria, la società Vincitù S.r.l. (delibera n. 121/24/Cons). Il provvedimento è stato confermato dal Tar del Lazio con sentenza n. 13241 del 1° luglio 2024, la quale ha evidenziato la sussistenza di un dovere a carico delle grandi piattaforme, parimenti destinatarie del divieto, di dotarsi di adeguati sistemi organizzativi, anche con l’ausilio di strumenti automatizzati e di intelligenza artificiale, idonei ad assicurare il rispetto delle disposizioni della legge”.

GLI INDICATORI DELL’AZIONE REGOLAMENTARE - Nella sua relazione l'Agcom evidenzia che “Le attività di contrasto dell’illegalità online, in particolare rispetto al divieto della pubblicità del gioco d’azzardo e al fenomeno del secondary ticketing, mostrano una riduzione del numero di procedimenti sanzionatori avviati (6), ma un incremento del numero di procedimenti chiusi con provvedimenti di ordinanza-ingiunzione (24) e per archiviazione (17), con solo un caso concluso con oblazione. Inoltre, nel periodo di riferimento, sono state comminate sanzioni per un ammontare complessivo di poco superiore ai 7 milioni di euro. Sull’andamento di tali indicatori incide altresì l’intensa attività svolta dall’Autorità a sostegno di iniziative e campagne informative intese a sensibilizzare gli utenti su un uso maggiormente consapevole della rete. L’attività di monitoraggio condotta dall’Autorità è destinata in ogni caso ad intensificarsi nel prossimo futuro per rispondere alle nuove competenze richieste dal legislatore e alle esigenze di un mercato in continua evoluzione, in vista della creazione un ambiente online sempre più sicuro e trasparente”.

La Relazione dell'Agcom quindi riporta numerose pronunce che hanno confermato la legittimità dei provvedimenti sanzionatori adottati in materia di divieto di pubblicità del gioco, che è possibile ritrovare in dettaglio nel testo integrale in allegato a questo articolo.

 

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