"Per la prima volta dal 2018 (ad eccezione dei dati raccolti nel periodo della pandemia) si assiste a un contenuto calo dei consumi di tutte le droghe fra i giovani e a una relativa stabilità nei flussi di trattamento", tuttavia "il gioco d’azzardo tra i giovani mostra un netto aumento: il 59 percento degli studenti minorenni ha riferito di aver giocato almeno una volta nella vita, mentre il 55 percento lo ha fatto nell’ultimo anno."
Lo si legge nell'ultima Relazione annuale al Parlamento sul fenomeno delle tossicodipendenze in Italia, presentata da Alfredo Mantovano, sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri e pubblicata sul sito Politicheantidroga.gov.it.
"Le tipologie più diffuse sono Gratta&Vinci e scommesse calcistiche. Il gioco online interessa l’11 percento degli studenti minorenni. I profili di gioco 'a rischio' (e 'problematico' (risp ettivamente 6 percento e 4,7 percento della popolazione studentesca minorenne) restano stabili, ma risultano spesso associati ad altri comportamenti devianti, tra cui furti, atti vandalici e uso di sostanze stupefacenti."
Nello stesso contesto i dati rivelano che "oltre 180 mila studenti minorenni (17 percento) hanno fatto un uso problematico di Internet, trascurando relazioni e sonno, mentre il cyberbullismo ha coinvolto il 48 percento degli studenti come vittime e il 33 percento come autori, con una maggiore incidenza tra i ragazzi. Anche il mondo dei videogiochi presenta criticità: più di 290 mila studenti minorenni (19 percento) mostrano comportamenti fortemente a rischio, spesso associati a reazioni emotive forti in caso di interruzione. A questa tendenza si lega il fenomeno Hikikomori: oltre 25 mila studenti under 18 (1,7 percento) si sono isolati per più di sei mesi, mentre un ulteriore 2,3 percento ha vissuto periodi di isolamento tra tre e sei mesi, spesso legati a difficoltà psicologiche, relazionali o familiari".
NUOVE DIPENDENZE E COMPORTAMENTI A RISCHIO
Relativamente al mondo dei videogiochi la relazione riporta che "nel 2024, oltre 410mila studenti (17 percento) hanno mostrato un profilo di gioco 'a rischio': trascorrono molte ore a giocare e si arrabbiano se non possono farlo, principalmente tra i ragazzi. I valori sono simili a quelli registrati nel periodo pre-pandemia, con un trend stabile."
Nello specifico del gioco i dati parlano, come accennato, di "un andamento in marcata crescita, raggiungendo il dato più alto di sempre. Nel 2024, 1milione e 530mila ragazzi, pari al 62 percento degli studenti, riferiscono di aver giocato d’azzardo almeno una volta nella loro vita, mentre oltre 1milione e 420mila ragazzi (57 percento) lo hanno fatto nell’ultimo anno. Tra i giochi più praticati ci sono Gratta&Vinci (76 percento), scommesse calcistiche (37 percento), poker, roulette e dadi (28 percento) e apparecchi da intrattenimento come slot machines e videolottery (26 percento) e, rispetto alle coetanee, i ragazzi giocano a tutti questi giochi in percentuale maggiore, ad eccezione dei Gratta&Vinci, per i quali la partecipazione femminile è superiore. Anche il gioco online è in costante aumento: nel 2024, 320mila ragazzi (13 percento) riferiscono di aver giocato d’azzardo su Internet. I dati relativi ai profili di gioco “a rischio” (6,3 percento) e “problematico” (4,7 percento) rimangono invece stabili rispetto al 2023.
CONSUMO DI TABACCO E GIOCO
Una sezione della relazione è dedicata ad una speciale indagine svolta nel 2024 dal Centro Nazionale Dipendenze e Doping dell’Istituto Superiore di Sanità, grazie al finanziamento del Ministero della Salute (Fondo Ccm), focalizzata sul consumo di tabacco e nicotina in un campione rappresentativo della popolazione studentesca 14-17 anni. Dall'ingine è emerso che il gruppo “non consumatori tabacco e nicotina (ultimi 30 giorni)” si caratterizza per: "maggiore presenza del genere maschile (non consumatori 54 percento VS consumatori 44 percento); maggiore rappresentanza di 14enni (27 percento VS 18 percento) ; maggior presenza di non giocatori d’azzardo (78 percento VS 69 percento); maggior presenza di non giocatori di gaming (28 percento VS 39 percento) o comunque di giocatori non a rischio (62 percento VS 52 percento); un buon rendimento scolastico (90 percento VS 81 percento) e infine una maggiore facilità a parlare con i propri genitori di cose che li preoccupano veramente (59 percento VS 47 percento)."
I SERVIZI DISPONIBILI E LA PREVENZIONE
La relazione rileva quindi anche la disponibilità di servizi per la cura delle dipendenze, evidenziando che "complessivamente, sul territorio nazionale si contano 1.134 servizi ambulatoriali dedicati alle dipendenze (comprensive dei servizi dedicati all’alcologia e al gioco d’azzardo) 1 , pari a 2,6 servizi ogni 100.000 residenti nella fascia d’età 15-74 anni. Si tratta prevalentemente di servizi ambulatoriali pubblici (593 unità), ai quali si aggiungono 19 SMI, con una netta concentrazione in Lombardia (13 servizi)".
"La distribuzione dei servizi specifici per l’alcologia e il gioco d’azzardo risulta meno capillare anche se entrambi sono presenti in quasi tutte le regioni, fatta eccezione per Abruzzo. Questi servizi sono complessivamente 486 (207 dedicati all’alcologia e 279 al gioco d’azzardo), per il 62 percento presenti nel Nord Italia, soprattutto nelle regioni nord-orientali."
"Le tematiche maggiormente trattate nei progetti di prevenzione ambientale-universale rivolti alla popolazione generale sono state i comportamenti a rischio (52%), il consumo di alcol (52 percento) e il gioco d’azzardo (54 percento). Per quanto riguarda i destinatari, più della metà delle iniziative (59 percento) ha coinvolto la popolazione generale, il 39 percento ha avuto come target i minorenni e il 42 percento i giovani adulti tra i 18 e i 30 anni. Un progetto su tre è stato indirizzato alle famiglie, agli adulti tra i 31 e i 64 anni e agli operatori dei servizi sanitari, sociali e degli Enti Locali. Nel corso del 2024, nell’ambito del Privato Sociale, 91 strutture hanno portato avanti 84 progetti di prevenzione rivolti alla popolazione generale. Oltre il 70 percento dei progetti ambientali-universali ha affrontato il tema dei comportamenti a rischio e del gioco d’azzardo, mentre poco più della metà si è concentrata sul consumo di alcol e di sostanze stupefacenti."
Attraverso lo studio EspadItalia 20247 sono state raccolte informazioni direttamente dagli istituti scolastici, attraverso un questionario rivolto ai dirigenti delle scuole secondarie di II grado. Ne è emerso che il 35 percento degli istituti ha promosso attività contro il gioco d’azzardo.
I NUMERI DEI SERVIZI
"In merito alle sostanze di presa in carico, il 43 percento degli utenti ha ricevuto assistenza per uso primario di cocaina o crack (principalmente fumati o inalati, nel 56 percento dei casi), il 23 percento per consumo di alcol, il 17 percento per uso di oppiacei/oppioidi (per lo più iniettati, nel 59 percento dei casi) e il 10 percento per uso di cannabis. Inoltre, il 2,2 percento degli utenti è seguito per problemi legati al gioco d’azzardo e meno dell’1 percento per altri comportamenti."
"La certezza che abbiamo", sottolinea il Mantovano chiudendo la sua premessa, "è che nessuna persona, giovane o meno giovane, che manifesti dipendenze, vada marginalizzata o abbandonata. Questa Relazione costituisce la base fattuale, scientificamente testata, per dare seguito operativo a tale certezza".