Negli ultimi giorni sulle pagine di questa testata abbiamo parlato spesso di benessere dei cavalli, di tutela della loro salute, grazie alle note stampa inviate da alcune voci del settore. Dall'organizzazione di volontariato Horse Angels alla presidente dell'ippodromo di Taranto, Anita Carelli, fino al Sindacato italiano allenatori guidatori, sono in molti a chiedere al ministero dell'Agricoltura una maggiore attenzione su questo tema, alla luce della programmazione delle corse diramata per il mese di giugno, che fissa l'inizio di gran parte dei convegni previsto dal calendario nazionale per il 2025 alle 15 o alle 17, in orari in verità poco adatti per portare gli animali in pista, e farli correre, per gli operatori della filiera e anche per il pubblico che li guarda correre dagli spalti, viste le temperature non proprio miti che ormai contraddistinguono il nostro Paese ogni estate.
Ma, in concomitanza con questi appelli, tesi a far ritornare il Ministero sui propri passi e a programmare le corse in orari pre-serali o notturni, martedì 3 giugno presso la Sala Clemente del Masaf si è svolta la riunione dell’Animal welfare committee (Comitato per il benessere degli animali, Ndr) dell’Unione europea del trotto con la partecipazione di veterinari ed esperti di benessere equino delle autorità ippiche di undici nazioni: Austria, Danimarca, Germania, Finlandia, Francia, Italia, Malta, Norvegia, Olanda, Repubblica Ceca e Svezia.
A darne notizia è il sito ministeriale Grande ippica italiana, ricordando che il “Comitato ha esaminato, in particolare, le più recenti modifiche apportate da ogni Paese ai regolamenti relativi al benessere animale, nonché l’implementazione del divieto dell’uso di bifosfonati nei giovani cavalli e del doping genetico all’interno dell’Uet international agreement. Sono stati presentati studi sui controlli in allenamento, sui rischi di alcuni finimenti per la bocca dei cavalli, sugli effetti del correre sferrati per il piede dei cavalli nelle diverse fasce di età e sulla programmazione delle corse per i puledri di due anni nei diversi Paesi”.
La Direzione Dipp 3 del Masaf – che si occupa di “Gestione dei libri genealogici delle razze equine, attività di prevenzione e contrasto al doping e di tutela del benessere del cavallo” - ha “illustrato le caratteristiche e i protocolli di applicazione dei nuovi kit antidoping di ultima generazione introdotti da UnireLab, dotati di livelli di sicurezza antimanomissione più elevati. È seguita una presentazione del decreto dell’8 gennaio 2025 che ha ulteriormente alzato gli standard del benessere animale e il livello di sorveglianza operata dal Masaf sulle manifestazioni tradizionali che impiegano equidi al di fuori delle piste ufficialmente autorizzate, evidenziando come gli oltre 500 eventi tra palii, giostre, quintane e ardie vigilati dall’Amministrazione contribuiscano a mantenere vivo il legame millenario tra comunità locali e cavalli nei territori”, si legge ancora su Grande ippica italiana.
Ospiti all’Ippodromo Capannelle nelle giornate del Derby del galoppo e del Gran Premio Triossi, lo scorso fine settimana, “i membri dell’Animal welfare committee hanno inoltre potuto affiancare i veterinari del Masaf nelle attività di vigilanza e interagire con guidatori e allenatori sull’applicazione delle nuove regole per l’uso della frusta in Italia, apprezzando la qualità del lavoro svolto e i risultati che il piano di rilancio dell’ippica italiana sta producendo in termini di consenso di pubblico e di consolidamento della reputazione dell’ippica”, recita il sito ministeriale.
Tanti passi in avanti, quindi, ai quali speriamo se ne aggiungano altri anche in materia di orari di programmazione delle corse, per assicurare il benessere dei cavalli (e degli spettatori).