Il ministero dell'Agricoltura ha prorogato fino alle ore 12 del 16 giugno i termini per la presentazione da parte delle società di corse delle istanze di richiesta di contributo in conto capitale di cui al capitolo di bilancio 7763 p.g.1. per l’anno 2025, prevista da un apposito decreto varato agli inizi di maggio.
La proroga arriva dopo la presentazione da parte degli operatori interessati di alcune richieste di chiarimento in relazione agli interventi ammissibili.
Ecco, di seguito, le Faq pubblicate dal Masaf.
Con riferimento al decreto di ripartizione per l’erogazione alle società di corse del contributo in conto capitale di cui al capitolo di bilancio 7763 p.g.1. per l’anno 2025 (modalità attuative di cui al DM 136224 del 25/03/2025) - decreto n.200045 del 7 maggio 2025, si specifica quanto segue.
Le tipologie di investimenti ammissibili, per il contributo in conto capitale, devono ricadere in quelle previste dall’art. 1, comma 1 del D.D. n. 200045 del 7 maggio 2025, finalizzate a nette e oggettive migliorie rispetto alle condizioni pregresse degli impianti. Resta inteso il rispetto delle normative civilistiche e fiscali in materia di contributi in conto capitale.
Gli interventi che potranno essere realizzati sono tutti quelli che interessano l’ippodromo la cui realizzazione porta a garantire il corretto e regolare svolgimento delle corse e/o il miglioramento e ammodernamento degli impianti tecnologici dell’ippodromo stesso.
L’intervento deve essere visibilmente e oggettivamente migliorativo dell’ambito per il quale viene eseguito rispetto alle condizioni pregresse.
Gli interventi relativi al miglioramento delle piste da corsa sono da considerare ammissibili solo se operati tramite manutenzione straordinaria riferita al rifacimento completo dei sottofondi sia delle piste in erba sia in sabbia e che accrescano il valore patrimoniale dell’ippodromo.
Gli interventi strutturali per il miglioramento delle aree di isolamento e transito dei cavalli con tecnologia autoventilata o altra migliorativa del benessere animale sono considerati ammissibili.
Rientrino tra gli investimenti ammissibili previsti gli interventi di miglioramento o ammodernamento delle aree di isolamento e di transito dei cavalli impegnati nelle corse, l’acquisto di mezzi dotati di accessori utilizzati per manutenzione ordinaria delle piste e per la movimentazione delle gabbie di partenza.
Sono ammissibili gli interventi che prevedano la realizzazione o ammodernamento di servizi per operatori e cavalli funzionali alle corse, purché oggettivamente migliorativi della situazione esistente.
I progetti proposti devono necessariamente determinare un avanzamento qualitativo delle condizioni in cui si trovano i cavalli e gli operatori durante lo svolgimento delle corse e/o una crescita tecnologica della fruizione dell’evento ippico da parte di tutti gli interessati.
Ai sensi dell’art. 4 comma 2 il contributo concesso è pari al 80 percento dei costi ammissibili secondo le disposizioni previste per gli aiuti di stato alle società private, art. 55 del Regolamento Ue n. 651/2014 e smi. Tale normativa non si applica nel caso in cui l’investimento viene realizzato dall’Ente pubblico proprietario dell’ippodromo. Nel caso di specie, il contributo si intende ricoprire l’intero costo dell’investimento nei limiti degli importi previsti dall’allegato A.
Il codice Cup verrà assegnato al progetto presentato dalle società di corse e comunicato dall’amministrazione all’approvazione come previsto dall’art.6 comma 7 del D.D. n. 200045 del 7 maggio 2025).
La medesima spesa sostenuta e ritenuta ammissibile dalla commissione per l’intervento proposto non può essere agevolata da altro contributo.