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Corte dei conti: 'Legge gioco Marche, carenze informative in relazione tecnica'

30 giugno 2025 - 12:37

A proposito della copertura delle leggi regionali di spesa, la Corte dei conti segnala la relazione tecnica delle norme delle Marche sul gioco ma anche quelle sull'ippica di Lazio e Sardegna.

Scritto da Fm
La  statua raffigurante Camillo Benso conte di Cavour nel cortile della sede centrale della Corte dei conti a Roma © Corte dei conti - Sito ufficiale

La statua raffigurante Camillo Benso conte di Cavour nel cortile della sede centrale della Corte dei conti a Roma © Corte dei conti - Sito ufficiale

C'è anche la “Legge regionale 27 luglio 2023, n. 13, Modifiche alla legge regionale 7 febbraio 2017, n. 3 (Norme per la prevenzione ed il trattamento del gioco d’azzardo patologico e della dipendenza da nuove tecnologie e social network)” fra le normative messe sotto la lente della Corte dei conti nell’analisi svolta sulle tecniche di copertura finanziaria nelle leggi regionali di spesa relative al 2023, approvata dalla Sezione autonomie e condotta nell’ambito della funzione ausiliaria, sulla scorta dei dati forniti dalle Sezioni regionali di controllo.

Tale normativa è finita all'indice per “carenze informative” nella relazione tecnica, secondo quanto figura nella delibera.

Ma le norme marchigiane non sono le uniche attenzionate. Scorrendo il testo del documento ecco figurare, per il Lazio, la “Legge regionale 18 dicembre 2023, n. 21, Disposizioni relative al turismo equestre, ai centri ippici e agli interventi assistiti con gli equidi. Disposizioni ulteriori urgenti” alla voce “Copertura con fondi speciali”.

Per “Carenza nella quantificazione degli oneri” e “Copertura con fondi speciali” viene segnalata la “Legge regionale 24 novembre 2023 n. 15, Riordino del comparto ippico ed equestre della Sardegna”.

In generale, nel comunicato stampa diffuso dalla Corte dei conti si legge: “Il finanziamento delle politiche regionali di spesa è avvenuto solo raramente attraverso la previsione di nuove o maggiori entrate, confermandosi invece il frequente ricorso a pregresse disponibilità di bilancio. Carenze e lacune sono state, inoltre, accertate nelle relazioni tecniche, spesso inadeguate a una corretta quantificazione degli oneri finanziari. Resta particolarmente intenso, specifica la magistratura contabile, anche il ricorso a leggi di riconoscimento di debiti fuori bilancio che, pur in presenza di una valida fonte di copertura, sono sintomatiche di una non corretta programmazione finanziaria.

Rimarcando l’obbligo per le Regioni di conformarsi ai principi stabiliti dall’art. 81 della Costituzione e alle indicazioni della giurisprudenza costituzionale, la Corte ha ribadito la necessità complessiva di un miglioramento della stesura dei testi di legge (soprattutto sul versante della metodologia di elaborazione delle relazioni tecniche) e delle tecniche di copertura delle leggi regionali di spesa”.

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