Ippodromo Montegiorgio, chiusi centro e pista d'allenamento: la protesta degli operatori

“Gli ippici di Montegiorgio – allenatori, guidatori, proprietari, gentleman – il 6 giugno si asterranno dal dare i partenti per le corse dell'8”.

A comunicarlo sono loro stessi in una breve nota congiunta corredata da decine di firme, con cui accendono i riflettori sulla “gravissima situazione” in cui versa l'ippodromo di San Paolo, in provincia di Fermo, dopo la decisione del gestore – la società Sma – di chiudere il centro di allenamento.

Una scelta presa dopo la pubblicazione del decreto sulle sovvenzioni del ministero dell'Agricoltura, che ha certificato una riduzione dei contributi statali di circa 200.000 euro rispetto al 2024, ma che era già nell'aria da tempo. Fin da marzo, in effetti, la Sma aveva invitato gli operatori a spostare i 100 cavalli alloggiati nella struttura preannunciando che la pista e il centro allenamento sarebbero stati chiusi. Gli operatori dal canto loro avevano proposto di gestire autonomamente scuderie e centro di allenamento ad aprile, e la situazione sembrava ormai in equilibrio, poi, con un messaggio su whatsapp la società ha comunicato che dal 25 maggio il centro di allenamento sarebbe stato chiuso, invitando tutti a sgomberare le scuderie. E dal 29 mattina sono state chiuse tutte le piste di allenamento, nel pieno della stagione di trotto .

Un fatto che rischia di far andare a casa 40 lavoratori, mettendo in crisi diverse famiglie del territorio, e che ha portato gli ippici di Montegiorgio a lanciare un appello al ministero dell’agricoltura e alla Regione Marche. 

Dal canto suo la direzione dell'ippodromo rende noto dalla pagina Facebook dell'impianto che "i partenti previsti in data 6 giugno, relativi alla giornata di corse di domenica 8 giugno, si svolgeranno regolarmente secondo il programma stabilito".