Scommesse ippiche, Masaf: 'Quota fissa traina inversione di tendenza'

Come stanno andando le scommesse ippiche dopo il taglio del prelievo previsto dalla Manovra 2025?

A dare qualche risposta in merito è “Grande ippica italiana”, sito del ministero dell'Agricoltura, che fornisce alcune cifre sulle tendenze degli ultimi mesi, maggio compreso.

In esso si legge: “Non siamo ancora arrivati a dati completamente soddisfacenti, ma l’inversione di tendenza sulla raccolta delle scommesse appare evidente. Il leggero recupero che si era registrato nel mese di aprile è stato assai più sensibile a maggio. La locomotiva è sicuramente rappresentata dalle scommesse a quota fissa, sia quelle in agenzia che sul palinsesto complementare per le quali probabilmente si inizia a sentire qualche piccolo effetto relativo alla riforma della tassazione.

In questa specifica voce infatti si è passati da un – 12,16 percento su base annua nei mesi di gennaio e febbraio, a -4,22 percento tra gennaio e maggio rispetto all’identico periodo dello scorso anno. Ne risente un po’ il gioco a totalizzatore che aveva chiuso aprile in sostanziale parità rispetto al 2024 e che invece  attualmente si trova a -2,89 percento. Significativa la flessione del totalizzatore di ippica nazionale che perde l’8,78 percento.”

Il sito ministeriale quindi fornisce numeri negativi anche per il totale della raccolta delle scommesse, “ma c’è da dire che il recupero è costante e lascia ben sperare: si è infatti passati dal  -10 percento (circa) di gennaio/febbraio, al -8,31 percento a marzo, -8,04 ad aprile e soprattutto -6,11 a maggio.

In totale nei primi cinque mesi dell’anno sono stati scommessi sull’ippica 277,2 milioni di euro contro i 295 del corrispondente periodo dello scorso anno. Va aggiunto che anche per le scommesse sportive questi primi mesi dell’anno sono stato contrassegnati da un’evidente flessione del movimento”.