Dovrebbe approdare oggi, 20 giugno, in consiglio dei ministri il decreto Sport, fortemente voluto dal ministro Andrea Abodi.
Il testo, da quanto apprende Gioconews, non dovrebbe al momento attuale comprendere le norme in materia di parziale rivisitazione del divieto assoluto di pubblicità del gioco che era stato ventilato, ma anche messo nero su bianco, nella passate settimane, ferma restante la volontà di parte dell'Esecutivo di lavorare anche su questo fronte.
Qualche giorno fa, era stato il ministro dello Sport e i giovani, Andrea Abodi, a confermare che "verificheremo la possibilità fino all'ultimo di inserire qualcosa che risponda alle esigenze di cronache aggiungendo altro su match fixing e arbitri, sarà un decreto ricco", annunciando l'impegno a portare il testo definivo nel Cdm odierno, come infatti è stato, con il decreto legge recante Disposizioni urgenti per l’organizzazione e lo svolgimento di grandi eventi sportivi, nonché ulteriori disposizioni urgenti in materia di sport tra i punti all'ordine del giorno.
In merito agli sviluppi in data odierna è arrivata una conferma anche ieri, 19 giugno, con il presidente della Federcalcio, Gabriele Gravina che, in conferenza stampa al termine del Consiglio Federale ha confermato che, sul tema, c'è un "fermento importante", annunciando di aver parlato con il ministro Abodi che ha confermato "che nel consiglio dei ministri di domani (oggi, 20 giugno) ci sarà l’approvazione del decreto", aggiungendo una frase che sembra smorzare le polemiche dei giorni scorsi: "Siamo a disposizione amiamo remare sempre nella stessa direzione per risolvere i problemi legati al mondo del calcio”.
Nella bozza del testo che GiocoNews.it aveva potuto visionare, riportato integralmente in allegato a questo articolo, non si parlava solo di ritorno della “sponsorizzazione indiretta” da parte degli operatori di giochi e scommesse, ma anche di fondo per il contrasto al gioco d’azzardo patologico, di formazione ed educazione dei tesserati in tema di divieti di giochi e scommesse e di rischi della ludopatia, dell'organizzazione di eventi incentrati sui videogiochi elettronici e sugli esport e del riconoscimento di una quota della raccolta dei giochi e scommesse anche a favore degli organizzatori e dello sviluppo dell'impiantistica sportiva. Come chiesto a gran voce, ormai da anni, dai vertici della Lega di Serie A, della Figc e non solo.
Tuttavia, sembra che su questo fronte ci sia ancora da lavorare, sempre che all'interno della maggioranza sdi Governo prevalga la volontà di procedere in tal senso. Dunque, il testo pronto ad approdare in consiglio dei ministri dovrebbe prevedere la nomina di un commissario agli stati, ma niente anche in merito al riconoscimento di una percentuale della raccolta delle scommesse sportive ai club, misura rimandata all'attuazione della legge delega per quanto attiene il riordino del gioco fisico.