"In The Mosquito Gang vestirai i panni di una delle quattro zanzare d'élite, altamente addestrate, in una guerra disperata contro la più grande minaccia che il genere degli insetti abbia mai affrontato" oppure "essere l'umano, l'ultima linea di difesa dell'umanità, armato di un arsenale di armi e gadget in continua crescita".
Questa la presentazione che Steam fa di The Mosquito Gang, sviluppato e pubblicato da Space Raccoon Game Studio, uno studio di videogiochi indie internazionale nato nel 2019.
Si tratta di un gioco multigiocatore asimmetrico nel quale si gioca in cinque, ma in 4 contro 1, ossia con quattro giocatori che vestono i panni delle zanzare e uno che impersonifica uno scienziato, "l'ultima linea di difesa dell'umanità", che ha il compito di "schiacciare, spruzzare insetticida e calpestare le zanzare per raggiungere la vittoria e fermare lo sciame una volta per tutte".
Le zanzare, dal canto loro, possono contare sul gioco di squadra, ma soprattutto su "ali affilate come lame e sete di sangue nel cuore" con le quali "prosciugare la forza vitale" degli umani e, nel contempo, sulla capacità di evolversi contrastando l'effetto dell'insetticida.
Un gioco sicuramente dal gameplay comune ma riproposto in forma innovativa (è un surviror, multigiocatore, ma l'asimmetria lo rende davvero atipico) curioso nel suo portare nel mondo videoludico uno dei peggiori incubi estivi, realizzato, come sottolineano gli sviluppatori, con grande aiuto dell'Intelligenza artificiale ("i meme e la musica sono generati dall'IA", scrivono infatti).
Il gioco non è attualmente disponibile in italiano (le lingue sono l'inglese, il francese, il tedesco e il cinese) ma probabilmente poco importa, sia che si scelga di essere una zanzara o sia che si preferisca vestire i panni dell'umano, dato che si tratta di una lotta universale, la cui origine si perde nella notte dei tempi.