Thailandia: il poker è uno sport e arriva il Wpt Prime
L’autorità sportiva thailandese ha riconosciuto anche il poker tra altri sport in vista delle Olimpiadi del 2028.
Scritto da Vg
I progressi in questo ambito sono molto lenti e non hanno portato a cambiamenti significativi nella regolamentazione e nella percezione del retaggio negativo del poker. Tuttavia il riconoscimento della disciplina come sport è sempre positivo e prima o poi deve pur portare una svolta epocale. Più per il gioco che per gli operatori.
In questi giorni la Thailandia ha compiuto un grande passo avanti per l’industria del paese a pochi giorni dall’arrivo del World Poker Tour con il suo Wpt Prime Exhibition.
Questa iniziativa fa parte della nuova strategia sportiva e turistica della Thailandia, segnala Poker.org, che si concentrerà sullo sviluppo di nuove opzioni per le giovani generazioni di visitatori. La maggior parte delle forme di gioco d'azzardo sono vietate, con alcune eccezioni (gestite dal governo) per lotterie e corse di cavalli.
L’Autorità Sportiva Thailandese ha anche riconosciuto il football americano in vista dell'inclusione della sua versione con bandiera nelle Olimpiadi del 2028.
Il riconoscimento ufficiale aprirà ora le porte allo sviluppo professionale del settore a supporto delle competizioni in Thailandia. Un comunicato stampa ha fatto riferimento all’acutezza mentale e al pensiero analitico del poker come supporto alla sua inclusione come sport mentale, dove gli atleti possono competere a livello globale a diversi livelli competitivi.
L’Autorità Sportiva Thailandese sottolinea, tuttavia, che il poker deve rimanere "nell'ambito dello sport e non è in alcun modo correlato al gioco d'azzardo". Quindi qualche problematica sulla ** distribuzione di premi in denaro** si potrebbe palesare.
Il palcoscenico è ora pronto per il Wpt Prime Thailand Exhibition, uno speciale evento "Gioca + Viaggia" presso l’Emsphere di Bangkok dal 30 luglio al 5 agosto.