skin

Doppio Gioco, la fiction con Mastronardi e Tortora che sceglie il poker per le sue skills

28 maggio 2025 - 11:39

Alessandra Mastronardi, da poker pro a investigatrice nella fiction Mediaset ‘Doppio Gioco’ con Max Tortora: l’Hold’em utilizzato per le sue skills nella ‘lettura’ delle persone.

Foto Ansa.it

Foto Ansa.it

“Per la mia Daria è modo per tornare un po’ tra le braccia del padre. È un personaggio femminile molto forte… ma nasconde in sé una necessità di ritrovare un po’ se stessa e anche una figura paterna, che le è stata strappata da molto piccola. Mi ci sono riflessa come in uno specchio, come faccio sempre: ogni personaggio mi ha fatto scoprire sfaccettature del mio carattere che non volevo riconoscere.” Alessandra Mastronardi ha risposto così alla domanda “perché il poker”, dei colleghi del Corriere della Sera nella nuova fiction girata nel 2024, Doppio Gioco, che ha debuttato ieri sera, 27 maggio 2025, su Canale 5 con la bellissima attrice e Max Tortora.

Diciamo subito che ci sono foto e scene in cui si gioca a poker ma non è una serie incentrata sull’Hold’em. A suo modo, però, è incentrata sul personaggio di Mastronardi che ha il giochino in sé fin da giovanissima grazie alla passione del padre. È una poker pro e utilizza queste skills per “leggere” le persone che incontra nella sua attività di investigazione quando i servizi segreti la ingaggiano. Quindi, a suo modo, la psicologia che è insita nel famoso gioco di carte, i tell, le mosse degli avversari, sono presenti in maniera importantissima nella fiction.

 

Una foto della fiction al tavolo da gioco @style.corriere.it

Una foto della fiction al tavolo da gioco @style.corriere.it

La prima puntata pare sia andata bene. E nella trama capiamo ancora meglio come questa serie possa davvero appassionare chi ama il poker. Daria (Alessandra Mastronardi), trentacinquenne dal passato tormentato, ha un talento unico: sa "leggere" le persone. Nel senso che ne riesce a intuire menzogne, debolezze e intenzioni, come in una partita di poker ad altissimo rischio. Questa dote le è stata trasmessa da suo padre Pietro (Max Tortora), scomparso in un misterioso incidente anni prima. E oggi torna a farle comodo quando viene reclutata dai Servizi Segreti per una missione sotto copertura. Il suo incarico? Avvicinare e smascherare Gemini, una figura di spicco della criminalità internazionale. Ma quando Daria lo incontra per la prima volta, il mondo le crolla addosso. Quell’uomo, che dovrebbe essere un criminale pericoloso, le ricorda fin troppo suo padre. A guidare l’operazione è il Maggiore Ettore Napoli (Simone Liberati), militare rigoroso ma affascinante, con cui Daria stringerà un legame ambiguo. E mentre la trappola si stringe attorno a Gemini, anche il cuore di Daria vacilla: e se Gemini fosse proprio suo padre?

Va detto che l’immagine del poker sembra uscire molto rinforzata come gioco d’abilità e non affossata come al solito nell’antico retaggio fumoso e rovinoso dipinto come il male peggiore della storia dell’uomo.

Altri articoli su

Ti interessa questo argomento?
Registrati all’area riservata e segui i tuoi tag preferiti. Accederai all’elenco di tutti i nuovi articoli che usciranno legati a questi tag.

Articoli correlati