Come al solito, alla fine del mese le varie gestioni comunicano i risultati e il progressivo annuale di introiti e presenze corredato dalle differenze con lo stesso mese dell’anno precedente.
Personalmente sono sempre stato contrario a un'informazione parziale che, oltre a tutto, non mette a disposizione elementi di giudizio sulla qualità come la intendo. Non permettendo alcuna comparazione necessaria e indispensabile quale la ritengo e che spesso è stata oggetto, anche ultimamente, nell’esprimere un'opinione in ordine al lavoro da predisporre nel caso di offerta di gestione in concessione, non riesco a comprendere quale possa costituirne la causa e/o lo scopo.
Chiaramente non mi permetto di affermare che, come risulta da quanto sono convinto, che l’incidenza dei proventi slot sul totale rappresenta o può ragionevolmente rappresentare la qualità della frequentazione.
Neppure desidero conferire al rapporto tra proventi e ingressi un particolare riferimento alla qualità in aggiunta all’interesse statistico abbinabile ad altre implementazioni in tema di politica produttiva soltanto perché la penso in quel modo.
Ciò non toglie che le mie idee non possano essere oggetto di critica così come lo è, a mio avviso, la comunicazione di notizie indubbiamente parziali e non utili a una valutazione generale dell’azienda di cui ci si occupa.
Verrebbe il desiderio di domandarsi a cosa servono le notizie se non coniugate, ad esempio, con i risultati progressivi di tutti i giochi da tavolo o con il trend di un periodo di dodici mesi da un anno all’altro.
Si potrebbe vedere la nascita di quella forma collaborativa, consistente nel trend del mercato nazionale, che qualche anno or sono veniva comunicato a cura di Federgioco, se non erro.
L’utilità pratica consisteva proprio nella reale e concreta possibilità di conoscere eventuali variazioni della domanda che in una sempre più pressante necessità di adeguarvi l’offerta, corrispondeva all’esigenza competitiva da un lato e collaborativa dall’altro come rammento accadeva per l’organizzazione delle gare di chemin de fer.
Nessuno, tanto meno chi scrive, pretende di conoscere la situazione contabile, una sorta di bilancio di previsione, l’importo dei proventi accessori, ma l’andamento della domanda potrebbe interessare il mercato.
Se la memoria non mi fa danno, e alla mia età è più che possibile, i bilanci sono pubblicati e dal conto economico qualche indicazione è rilevabile ma non può sfuggire la pubblicazione degli introiti netti del mercato nazionale sempre negli allegati al bilancio.
Allora mi domando, e non si tratta della prima volta, per quale motivo non si provveda a una comunicazione più compiuta nell’interesse comune delle aziende che, dedicandosi all’azzardo autorizzato, procurano entrate per l’ente pubblico e occupazione operando nel turismo che, nel prodotto interno lordo, ha una sua innegabile rilevanza.
C’è, tra tanti, un rapporto che si ricava dagli importi esposti, di cui non capirò mai l’utilità pratica se isolato e non abbinato a un'eventuale revisione della politica produttiva in generale.
A Saint Vincent possiamo rilevare che l’incidenza dei proventi slot sul totale è circa del 54 percento e a Sanremo del 78 percento arrotondato. A quale conclusione può giungere il lettore? Per chi scrive posso garantire che è difficilissimo immaginarlo; come anticipavo forse la colpa, anche se è una brutta bestia e non la vuole mai nessuno, sarà dell’età.
Per concludere questa mia obiezione rivolta non alle notizie delle quali si deve ammettere l’utilità ma alla povertà di indicazioni tali da consentire, giuste o sbagliate che siano, qualche osservazione sorretta da un discreto fondamento. Ragion per cui non trovo affatto sconclusionato e/o fuori tema domandarsi cui prodest.