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Casino de la Vallée, un resort per tutte le stagioni

26 luglio 2025 - 09:23

Il Casino de la Vallée dispone di un'offerta turistica a tutto tondo caratterizzata dall'alta qualità dei servizi. Come spiega l'amministratore unico della società di gestione, Rodolfo Buat.

Scritto da Amr
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Quando si parla di legame tra gioco e turismo viene naturale, in Italia, pensare al resort valdostano. Unico nel Bel Paese, il Casino de la Vallée di Saint-Vincent fa capo a una proprietà, la Regione Valle d'Aosta, e a una società di gestione (di cui fanno parte Regione e, per una quota inferiore all'1 percento, il Comune di Saint-Vincent) che hanno anche una parte alberghiera, il Grand Hôtel Billia (a cinque stelle, esistente già dal 1908 e che ha inizialmente ospitato il Casinò al momento della sua nascita nel 1947) e il Parc Hôtel Billia (a quattro stelle e nato dalla vecchia ala del Ghb). 
Quanto è importante e distintivo avere questa caratteristica? Lo chiediamo all'amministratore unico della Casino de la Vallée Spa, Rodolfo Buat.

“È importantissima. Saint-Vincent ha le caratteristiche di un luogo di destinazione distante dalle aree metropolitane. Per questo il casinò deve poter offrire servizi di alto livello di accoglienza e di ristorazione. Svolgere questa attività in proprio consente certamente un notevole contenimento dei costi e permette altresì di avere il controllo della qualità dell’offerta. Naturalmente i nostri servizi non sono sufficienti e una ricaduta importante dell’ospitalità del casinò avviene sul territorio. Resta comunque il fatto che i nostri clienti apprezzano enormemente potersi muovere agevolmente fra albergo e sale giochi collegati da un tunnel elegante e quindi parti di un unico ambiente.”

L'appeal turistico del Casinò è maggiore nel periodo estivo o ci sono altre stagioni “buone”?

“Potremmo dire che il Casinò va bene per tutte le stagioni. Non riscontriamo una così importante variazione di ingressi e di introiti nei mesi estivi. Quello di agosto forse manifesta un appeal particolare, ma non così evidente. Piuttosto quello che fa la differenza sono ancora i fine settimana (soprattutto il sabato) e le feste 'comandate' (soprattutto le vigilie), giorni in cui il Casinò diventa un luogo elettivo di divertimenti.” 

In un contesto di “resort”, quanto è importante per la sua gestione pensare ad attività, servizi e strutture che non si rivolgano soltanto ai giocatori?

“Il resort deve dare il suo contributo al risultato economico della società e lo può fare sviluppando mercati alternativi a quello dei giocatori: congressi, passaggio turistico, villeggiature. Ma oltre un profilo economico vi è anche un problema di qualità dei servizi che si ottiene solo con una continuità operativa nel corso dell’anno. L’afflusso di giocatori, come dicevamo, si concentra invece solo in alcuni momenti dell’anno e della settimana. Quindi, è necessario ampliare certamente l’offerta in servizi da rivolgere a clienti non giocatori.”

Cosa è cambiato nella vostra normale operatività dopo la felice conclusione del periodo concordatario, alla fine del 2024?

“Abbiamo la possibilità di investire per il futuro. Lo stiamo già facendo. Nelle sale da gioco dovrebbero a breve partire i lavori per il rifacimento della Sala Privée e del bar dei giochi lavorati che dovrà diventare un bistrot all’interno del Casinò. Per quanto riguarda l’albergo stiamo riorganizzando il parco realizzando un elegante bar all’esterno e ridaremo vita all’antico salone manifestazioni realizzato già nel 1908 in un elegantissimo stile liberty. Naturalmente molto faremo per la manutenzione straordinaria a partire dalle esigenze delle sicurezza e dell’efficientamento energetico.”

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