Filippine, per il gioco online più tasse e obbligo quotazione in borsa
Il segretario alle finanze filippino Ralph Recto conferma che il governo sta attualmente studiando l'imposizione di regole più severe sul settore del gioco online nel paese.
Scritto da Dd
Manila, foto di Alexes Gerard su Unsplash
Il settore del gioco d’azzardo online nelle Filippine è al centro di un acceso dibattito politico e normativo in questo periodo, e non passa giorno senza che vi siano voci, più o meno autorevoli, che annunciano novità su questo fronte.
Ora è il segretario alle Finanze, Ralph Recto, ad annunciare che il governo sta studiando l’introduzione di una tassa aggiuntiva del 10 percento sull’industria del gioco online, che potrebbe generare oltre 20 miliardi di Php (circa 350 milioni di dollari) all’anno. Tra le proposte anche l’obbligo di quotazione in borsa per gli operatori, al fine di garantire maggiore trasparenza e tracciabilità.
“Se li costringiamo a quotarsi, sapremo chi sono le persone dietro quelle società”, ha dichiarato Recto, sottolineando l’importanza di regole più severe per evitare derive illegali."
Nei giorni scorsi il sottosegretario Claire Castro aveva annunciato l'esame, da parte del presidente Ferdinand Marcos Jr., delle richieste di divieto totale, anche se non ha ancora preso una posizione definitiva: “Decisioni come queste devono considerare l’impatto economico e sociale”, ha affermato Castro, mentre la Bangko Sentral ng Pilipinas (la Banca centrale del Paese) ha pubblicato una bozza di regolamento per limitare l’uso di e-wallet e sistemi di pagamento digitali legati al gioco d’azzardo. Parallelamente, l’ente regolatore Pagcor ha firmato un accordo con l’Advertising Standards Council (Asc) che impone la pre-approvazione di tutte le pubblicità sul gioco prima della loro pubblicazione.
Nel frattempo si registra anche un nuovo disegno di legge, il numero 686, presentato dal senatore Christopher “Bong” Go, intitolato “Legge anti-gioco d’azzardo online del 2025”, che mira a criminalizzare tutte le forme di scommesse su Internet. Le sanzioni previste vanno da sei mesi di reclusione a multe fino a 500.000 PHP, con pene più severe per i funzionari pubblici coinvolti. “Il costo sociale è diventato troppo grande e troppo profondo”, ha dichiarato Go, descrivendo il gioco online come una minaccia che “preda i vulnerabili e mina i valori familiari”.