Casinò in Thailandia, i dubbi dell'ex primo ministro Vejjajiva
L'ex primo ministro thailandese Abhisit Vejjajiva esprime nuovamente dubbi sul valore dei casinò per il suo Paese.
Scritto da Mc
foto tratta dalla pagina Facebook di Abhisit Vejjajiva
Abhisit Vejjajiva, ex primo ministro thailandese, rinnova il suo attacco alla spinta del governo attuale alla legalizzazione dei casinò, a riprova del fatto che si tratta di questione molto controversa e divisiva.
"Continuo a credere fermamente, sulla base di oltre trent'anni di esperienza politica, che i rischi e i potenziali danni di questa politica superino i possibili benefici", dichiara Abhisit Vejjajiva, come riportato dal quotidiano Bangkok Post.
Giovedì ha parlato a una riunione del Senato, la camera alta dell'assemblea nazionale thailandese.
Il senatore Veerapun Suvannamai, presidente della commissione, incaricata di studiare i dettagli della politica del governo nazionale sulla questione, aveva precedentemente affermato che la commissione avrebbe invitato i ministri in carica e gli ex primi ministri a esprimere le proprie opinioni.
Vejjajiva ha accettato l'invito, suggerendo che la legalizzazione dei casinò non eliminerebbe necessariamente elementi dell'"economia sommersa".
Non solo: "L'idea che i casinò legali possano ripulire l'economia sommersa è errata. Basta guardare le lotterie statali e quelle sommerse: coesistono".
Vejjajiva ha espresso dubbi purei sui potenziali benefici fiscali che i complessi di casinò potrebbero apportare al Paese. Questo perché un governo nazionale potrebbe voler mantenere la tassazione sul gioco d'azzardo a un livello competitivo rispetto ad altre giurisdizioni che gestiscono i casinò, al fine di attrarre clienti dall'estero.
Inoltre, il politico thailandese teme che, con la legalizzazione dei casinò, il suo Paese potesse subire tensioni nelle relazioni con la vicina Cina, poiché quest'ultima ha una politica in corso contro il gioco d'azzardo all'estero.
La prima lettura del disegno di legge per la legalizzazione dei casinò in Thailandia era inizialmente prevista per aprile, ma è stata rinviata a causa dell'opposizione dell'opinione pubblica.
La Camera bassa dell'assemblea nazionale potrebbe esaminare il disegno di legge a luglio, quando il Parlamento si riunirà nuovamente, ma è decisamente troppo presto per scrivere la parola fine sulla vicenda.