Approda in Consiglio Valle, assegnata alla commissione Sviluppo economico, la (nuova) proposta di Approvazione del bilancio al 31 dicembre 2024 della gestione straordinaria in liquidazione per l'esercizio del casinò di Saint Vincent.
È l'ennesimo capitolo di una vicenda che si trascina da anni a causa di numerosi contenziosi con la vecchia società privata, che aveva gestito il Casinò valdostano fino a metà anni Novanta, e che non è stato ancora possibile liquidare.
Nel proposta presentata dalla Giunta regionale si delibera "di approvare, ai sensi dell’articolo 8 della legge regionale 21 dicembre 1993, n. 88, il bilancio al 31 dicembre 2024 della Gestione straordinaria in liquidazione per l’esercizio della Casa da gioco di Saint-Vincent, allegato al presente atto di cui costituisce parte integrante."
Così come fatto anche lo scorso anno, e prima ancora.
Nel frattempo molti capelli si sono imbiancati e qualcuno e pure passato a miglior vita.
Nel marzo scorso, la comunicazione relativa allo Stato di liquidità, riportava che "la gestione straordinaria in liquidazione presenta al 31 dicembre 2024 una risultato provvisorio dell'esercizio di liquidazione positivo per 1035, con una liquidità pari a euro 184.263, debiti complessivi per 47.217, fondi per rischi per 85.994,00 crediti netti al netto del fondo di svalutazione per 76.235 Euro, compresi i crediti per recupero di spese legali le cui probabilità di riscossione per quanto attiene il gruppo Lefebvre risultano remote e ipotesi diverse dalla compensazione, per i motivi già evidenziati."
Ma è solo l'ultimo passaggio di una decennale querelle legale tra il Casinò di Saint Vincent e i suoi vecchi gestori che, anche di recente, si è arricchita di ulteriori puntate, tra querele e ricorsi in cassazione.
Così anche questo di cui parliamo oggi sembra solo l'ennesimo passaggio obbligato di una vicenda che, dopo quasi 30 anni, è probabilmente ancora lontana dalla sua conclusione.