Stati generali Adm, Austruy (Anj): 'Gioco responsabile, due guide per gli operatori'
Morgane Austruy, della francese Autorité nationale des jeux, sottolinea il ruolo accompagnatorio svolto nei confronti degli operatori in materia di gioco responsabile.
Scritto da Cc
Roma – Uno sguardo internazionale sulle politiche in materia di gioco responsabile. Lo si getta dagli Stati generali dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli, nella sessione di oggi 22 maggio dedicato ai giochi, grazie a Morgane Austruy, directrice de la prevention du jeu excessif et de la protection des joueurs - Autorité nationale des jeux, che inizia il suo intervento fornendo una panoramica sull'autorità. “L’autorità francese nasce nel 2019 e abbiamo iniziato i lavori nel 2020. In Francia esistono due monopoli: uno per le lotterie e scommesse e un altro per le scommesse a carattere ippico. Esistono 16 operatori autorizzati per le scommesse, 203 casinò terrestri mentre quelli online non sono autorizzati. L’ammontare totale del volume di gioco in Francia è di 14 miliardi e l’Anj ha due obiettivi principali, proteggere dal gioco eccessivo e tutelare i minori; inoltre è fondamentale trovare un bilanciamento tra salute pubblica ed economia.”
Proseguendo, “nel 2024-2026 l’Anj si è strutturata per portare avanti un piano strategico per ridurre il gioco eccessivo che è stimato in un 2,5 percento; per raggiungere questo obiettivo bisogna mettere insieme gli stakeholder competenti e gli enti sanitari, bisogna inoltre indirizzare il gioco verso un contesto ricreativo e per questo l’autorità pretende degli adempimenti proprio dagli operatori. Il piano deve essere comune agli operatori, che sono obbligati a redigere un piano in particolare verso i player problematici. Questi piani possono essere autorizzati o rigettati dall’autorità francese che può emettere sanzioni, ma lo scopo è indentificare le buone pratiche e in questo modo contrastare il fenomeno”.
E sottolinea: “Il nostro compito è accompagnare l’operatore a raccogliere le migliori pratiche per osteggiare il gioco problematico. A tale proposito sono state redatte due guide per aiutarli, una per l’online e una per il fisico. Sull’identificazione dei player problematici siamo passati a imporre un obbligo di risultati perché il nostro obiettivo è infatti contrastare e anticipare il più possibile questo comportamento. Noi non consideriamo gli operatori economici come sanitari e non chiediamo un tipo di assistenza psico-sociale, ma l’operatore può intervenire con informazioni, fino alla chiusura del conto. Il livello di intervento si basa anche sul livello di rischio.Importante è favorire la presa di coscienza del giocatore. per questo abbiamo creato un applicativo che consente all’operatore di essere informato sulle perdite”.
La direttrice fornisce qualche numero: “Ora quello degli autoesclusi è salito a 75mila ma per noi la cosa importante è aiutare soprattutto la popolazione tra i 18 e 24 anni, che è sicuramente la più vulnerabile rispetto alla dipendenza. In cinque anni abbiamo fatto molti progressi ma dobbiamo fare sempre di più per aiutare le persone affette dal disturbo da gioco”, conclude.