Seminaio I-Com, Distante (Sapar): 'Servono regole nazionali chiare'

Roma - "Il settore ha bisogno di una regola chiara su tutto il territorio nazionale. È umiliante discolparsi di un lavoro pubblico che si fa."

Lo ha detto il presidente di Sapar, Domenico Distante, nel suo intervento al seminario dedicato all'aggiornamento sullo stato del riordino del gioco in denaro in Italia, organizzato dall’Istituto per la competitività – I-Com, (powered by Igt) oggi, mercoledì 21 maggio.

“C’è bisogno di un riordino", sottolinea Distante, "e ora dobbiamo aspettare dicembre."

Ma evidenzia come, nel frattempo "per quanto riguarda il settore degli apparecchi riscontriamo ogni giorno un problema legato alle ordinanze dei vari comuni. A volte vengono fatte delle norme senza ascoltarci, ma noi giochiamo tutti per gli stessi obiettivi insieme allo Stato, per la legalità, per la tutela dei minori. Noi non ci contrapponiamo a comuni e regioni, abbiamo sempre cercato di essere di supporto, ma a volte è impossibile."

"C’è ancora difformità sul tema dei luoghi sensibili e spesso se ne aggiungono altre tipologie. Dobbiamo renderci conto che noi che siamo presenti sul territorio, e siamo il primo baluardo contro l'illegalità, andiamo a verificare che si aiuto legale."

Spiega Distante che "a noi un apparecchio irregolare crea problemi. Se un consiglio comunale decide di fare un’ordinanza, non possiamo far altro che accettarla, ma a volte si parla di un flipper, di un calcio balilla o cose simili, in un periodo storico", chiosa, "nel quale ormai con il telefono è possibile giocare da dove si vuole."