Aussie Millions: il ritorno nel 2026 ma il poker live ora è cambiato
Dopo sei anni di assenza l’Aussie Millions torna al Crowne Melbourne in Australia e cambia anche le date dal 24 aprile al 10 di maggio 2026: brand fortissimo ma lo scenario è cambiato.
Scritto da Ca
Tra Covid-19 e problemi legati alla casa da gioco l’Aussie Millions, il torneo principale dell’Australia e di quell’area dell’emisfero globale, non si gioca da gennaio 2020. Era la fase pre coronavirus quando si giocò l’ultimo evento e le restrizioni globali sarebbero arrivate dopo poche settimane. I divieti di spostamento inibirono qualsiasi evento ma poi la fase delicata della location, il Crown di Melbourne, bloccò tutte le operazioni. La notizia di questi giorni è che, anche se bisognerà attendere il 2026, dal 24 aprile al 10 maggio, l’Aussie Millions torna ed è una bellissima notizia per un evento che era paragonabile alle World Series of Poker quanto meno per l’ottimo Main Event che attirava i campioni più forti da tutto il mondo.
Ora le condizioni sembrano essere migliorate per la casa da gioco che si era ritrovata oggetto di indagini per diverse violazioni normative, tra cui accuse di riciclaggio di denaro e mancanza di tutele per i giocatori problematici.
Il nuovo festival avrebbe già le idee chiare sullo schedule: 18 giorni di gioco, 18 eventi e un montepremi garantito di almeno 14 milioni di dollari australiani (circa 9 milioni di dollari statunitensi). Il programma completo del torneo non è ancora stato annunciato, ma tra i momenti salienti confermati figurano un Main Event con un buy-in di AUD $10.600 (circa USD $7.000) e buy-in per tutta la serie che vanno da AUD $1.500 a $25.000 (USD $1.000-$16.000).
Un torneo amato da tutti i miglioti visto l'Aussie Millions ha visto la partecipazione di molti dei più grandi nomi del gioco, dagli Stati Uniti e da oltreoceano. Il tavolo finale del Main Event è stato disputato da giocatori del calibro di Erik Seidel, Annette Obrestad, Chris Moorman, Patrik Antonius, Scott Seiver, Brian Rast, Ari Engel, Fedor Holz, Bryn Kenney e molti altri giocatori di successo a livello mondiale. Tra i vincitori figura anche Gus Hansen, che ha poi documentato ogni mano giocata fino alla vittoria del 2007 nel suo libro "Every Hand Revealed".
Anche Phil Ivey era un reg dell’Aussie Millions dove ha vinto tantissimi soldi ormai 10 anni fa. Tuttavia adesso il panorama del poker mondiale e sono tantissimi gli eventi che colmano il calendario annuale del gioco dal vivo.
Anche l’evento High Roller con un buy-in di 100.000 dollari australiani (circa 65.000 dollari USA) era un appuntamento fisso, con un palmares di vincitori del calibro di Andrew Robl, Nick Petrangelo e Dan Smith. Ma di questi eventi adesso se ne giocano almeno uno a Ept o alle Wsop per due volte all’anno. Per non parlare delle Triton Poker Series.
Il brand è fortissimo ma sarà così facile tornare ai successi di prima per gli organizzatori dell’evento?