Roma - "Abbiamo prove che nei territori dove sono state introdotte delle misure più drastiche, in termini di distanziometri e di orari, c'è stato il ricorso al gioco illegale."
Una frase pesante quella di Elisabetta Poso, direttrice ufficio Apparecchi da intrattenimento Agenzia dogane e monopoli, intervenuta al seminario dedicato all'aggiornamento sullo stato del riordino del gioco in denaro in Italia, organizzato dall’Istituto per la competitività – I-Com, (powered by Igt) oggi, mercoledì 21 maggio.
"A fronte di un contenimento del gioco fisico", spiega Poso, "in realtà il giocato è aumentato, chiaramente spostando i giocatori sul gioco online e sul gioco illegale. Questo dimostra che sostanzialmente la domanda di gioco c'è e rimane invariata, perché l'offerta che è stata contenuta nel fisico si è poi rivolta ad altri canali. Questo è avvenuto nell'online ad invarianza di offerta, perché le concessioni online in questi ultimi anni sono rimaste le stesse. La gara infatti è in corso di svolgimento."
E guardando al futuro, e al percorso che porterà al riordino del gioco fisico, traccia una linea di indirizzo evidenziando che "l'offerta si dovrà assestare su un livello sufficiente per dare risposte alle esigenze dei cittadini che vogliono utilizzare questa forma di intrattenimento."
Ripercorrendo quanto realizzato sinora, Elisabetta Poso spiega che, come Agenzia, "abbiamo dato supporto tecnico in materia, a partire dal decreto 41 per l’online. Ora per il fisico sono partiti i confronti in conferenza unificata dove sono state messe sul tavolo le posizioni delle istituzioni e gli enti territoriali. Ognuno ha presentato la sua visione sulla regolamentazione del gioco fisico e l’obiettivo è una regolamentazione uniforme e la predisposizione di misure per chi è a rischio dipendenza, per i minori ma soprattutto è fondamentale disciplinare in maniera efficace l’offerta del gioco fisico."
Ricorda che "i lavori sono durati un anno fino al febbraio di quest’anno e abbiamo cercato di fare una sintesi delle proposte presentate valutando anche il problema dell’invarianza del gettito. Le posizioni si sono riavvicinate sotto tanti aspetti e ora siamo a un testo che sarà ancora oggetto di confronto ma che ha messo sul tavolo soluzioni vanno verso l’efficacia delle misure."
Nello specifico del gioco fisico la direttrice dell'ufficio Apparecchi da intrattenimento di Adm sottolinea che "il punto di forza è l’interazione tra operatori e i giocatori, elemento che manca nell’online, e su questo punto si può lavorare molto, anche con un’efficace formazione pure dal punto di vista della prevenzione per poter contenere gli eccessi e indirizzare giocatori patologici alla cura."
"Ora", chiosa Elisabetta Poso, "c'è stato questo rinvio dei termini delle scadenze per l'adozione di questo decreto legislativo, ma i lavori sono proseguiti come se questo rinvio non ci fosse. Ci rendiamo tutti conto dell'urgenza della definizione di questo decreto, e del fatto che ci saranno dei tempi tecnici che porteranno all'attuazione di questo decreto e a ulteriori decreti attuativi che scenderanno un po' più nel dettaglio. Oltre a questo bisogna tenere presente che nel 2026 scadrà la proroga delle concessioni, con tempi che avranno bisogno di una certa estensione."