Roma - “Il gioco è un'attività riservata allo Stato affidata a società che svolgono questo servizio per conto dello Stato; nell'ambito delle loro reti hanno il compito di diffondere anche una serie di valori: il presidio di legalità, il rispetto delle norme, il regolare afflusso delle entrate fiscali e soprattutto la tutela del giocatore, facendo sì che il gioco si svolga sempre con un meccanismo di responsabilità, in modo sano. La responsabilità in primo luogo deve essere quella dei concessionari che anche attraverso un'attività di formazione degli operatori, come quella promossa da Codere, devono rendersi conto di eventuali comportamenti di gioco svolti con una modalità non responsabile. Ed è importante che per la formazione i concessionari si rivolgano a dei professionisti”
A ricordarlo è Elisabetta Poso, direttrice ufficio Apparecchi da intrattenimento dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli, nell'ambito della presentazione di New Codere Training, la nuova piattaforma online per la formazione a distanza degli operatori di gioco legale della rete Codere Network, tenutasi oggi, mercoledì 18 giugno, al Palazzo dell’Informazione di Roma.
Venendo al ruolo di Adm, Poso evidenzia quello legato alle verifiche sui concessionari, per assicurarsi che “svolgano le proprie attività in modo conforme alle leggi, ai contratti stipulati, ma anche il controllo del territorio, nei luoghi di esercizio del gioco. Poi a corredo l'Agenzia svolge tante altre attività antifrode”.
Il settore negli ultimi 10 anni è cambiato molto, ad esempio con l'ascesa dell'online. Anche in questo Adm è al fianco di chi gioca, rimarca Poso: “Nello svolgimento delle loro attività i concessionari devono rispettare delle regole imperative come il divieto assoluto di gioco per i minori; nel gioco online c'è a monte, il minorenne non può aprire un conto gioco. Un paletto che non si trova nel gioco illegale, e che viene contrastato con l'inibizione dell'offerta irregolare attraverso siti non legati alle concessioni. La prevenzione del gioco minorile è uno dei capisaldi nei controlli di Adm, sono previste sanzioni economiche piuttosto elevate fino alla chiusura degli esercizi. I controlli ovviamente scontano la grande diffusione del gioco, si cerca di fare il possibile. Ed è fondamentale che i concessionari facciano altrettanto per evitare che i minori accedano al gioco".
Adm poi lavora a stretto contatto con le forze dell'ordine, ricorda la direttrice ufficio Apparecchi da intrattenimento dell'Agenzia: “Noi ci occupiamo di controlli e sanzioni amministrative ma ci sono anche le verifiche delle forze delle polizia da cui poi discendono le attività dal punto di vista penale, il contrasto dei reati nel mondo del gioco. Le criticità da monitorare con attenzione sono più o meno sempre le stesse, anche se si evolvono nelle forme, la tecnologia corre e i contesti sociali cambiano, così come i rischi e le sfide che si pongono in termini di contrasto all'illegalità”.