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Seminario I-Com, de Bertoldi (Lega): 'Governo a favore del gioco e contro la ludopatia'

21 maggio 2025 - 09:57

Andrea de Bertoldi, deputato della Lega, interviene al seminario I-Com sul riordino e rinnova impegno del Governo sulla regolamentazione del settore e il contrasto alla ludopatia.

Scritto da Carlo Cammarella
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Roma - “Negli ultimi venti anni abbiamo assistito a una continuità demagogica inutile nei confronti del gioco pubblico, che ha creato problemi al settore, ha favorito l’illegalità e l’online che porta meno entrate all’Erario e che, volando spesso al di fuori dei confini, non porta a nulla.”

Ad evidenziarlo è Andrea de Bertoldi, deputato della Lega e membro della commissione Finanze, nel suo intervento al seminario dedicato all'aggiornamento sullo stato del riordino del gioco in denaro in Italia, organizzato dall’Istituto per la competitività – I-Com, (powered by Igt) oggi, mercoledì 21 maggio.

Nella scorsa legislatura, ricorda il deputato, poi c'è stata l'approvazione del divieto di pubblicità al gioco, intanto “le ludopatie sono cresciute e lo possiamo dimostrare. Intanto hanno aumentato il Preu, che è raddoppiato, raggiungendo il 24,8 percento: questo vuol dire che arrivano più tasse ma il payout diminuisce, passando dal 75 percento al 60. In questo modo si rende meno conveniente il gioco legale e si spinge l’utente al di fuori della legalità. Inoltre il giocatore problematico quanto più perde, quanto più si accanisce. L’effetto di questa lotta che ha portato a mezzi come il distanziometro è stato quello di portare il gioco in periferia favorendo il ludopatico che non vuole essere visto”.

Andrea de Bertoldi quindi presenta le sue proposte: “Le mie proposte riguardano l’aspetto fiscale, gli Enti locali vanno coinvolti nella gestione del Preu, che secondo me va ridotto per rialzare il payout. In questo modo, tornando a un gioco legale competitivo, si combatte la ludopatia. A questo aggiungo anche che serve una legge nazionale. Servono regole certe: attenzione ai distanziometri, perché relegare il gioco in periferia può essere controproducente, Il gioco deve rimanere uno sfizio e lo Stato fino ad ora ha contribuito a farlo diventare un vizio. A questo si aggiunge un altro problema: le discriminazioni bancarie nei confronti degli operatori di gioco, che non possono aprire un conto corrente, ma questo Governo tornerà ad essere pratico e a favore del gioco legale e contro la ludopatia”.

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