Roma - “Serve una consapevolezza dell'intero sistema, di tutti gli attori del gioco con vincita in denaro, di quanto sia centrale la tutela dei minori, sia per il gioco fisico che per il gioco online. L'aspetto centrale per noi è che in questo riordino si metta al centro questa tematica.”
Così Antonio Affinita, presidente del Moige, intervenendo al tavolo “Fra liberismo e proibizionismo: la linea sottile del gioco responsabile” nell’ambito degli Stati generali dell’Agenzia dogane e monopoli, che nella giornata di oggi, 22 maggio 2025, vede il pomeriggio dedicato al tema del gioco “La promozione e lo sviluppo del gioco responsabile tra regolamentazione, innovazione tecnologica e prospettiva delle scienze comportamentali”.
"Ci fa piacere ritrovare nell'Agenzia delle dogane e monopoli un'attenzione istituzionale a questi temi, in particolare al tema della centralità della tutela dei minori dal gioco", esordisce Affinita, sottolineando tuttavia che "c'è ancora molto da fare e i dati purtroppo vanno in una direzione molto preoccupante. L'accesso al gioco dei minori è qualcosa che ancora c'è, è costante e continuo."
Citando l'ultimo studio degli European survey project il presidente del Moige spiega che "noi italiani siamo i più bravi in Europa nel far giocare i minori, un dato che ci preoccupa. Vale la pena iniziare a riflettere, noi condividiamo che ci sia un'idea di un gioco responsabile, consapevole, sicuro e liberato dalla delinquenza e dalla malavita, ma nello stesso tempo richiediamo che questo gioco sia autentico, responsabile e nello stesso tempo consapevole che se c'è una concessione dello Stato questa venga rispettata fino in fondo. Perché qui in gioco c'è un aspetto etico e di futuro, non solo legale. Riguarda l'essenza stessa di chi siamo, i nostri figli, l'Italia del domani."
Le richieste del Moige sono chiare: "Chiediamo che su questo tema ci sia una forte presa di coscienza concettuale etica innanzitutto", spiega Affinita chiudendo il suo intervento, "e poi anche legale, anche se a livello legale vediamo che la normativa è già abbastanza astringente."
Secondo Affinita c'è una sfida educativa che "oggi non è più quella dei genitori che educano, ma consiste nel fatto che siamo tutti educatori, ognuno deve fare la propria parte. I genitori, assieme alla scuola, assieme all'allenatore, assieme al commerciante, tutti in un grande villaggio. E anche chi ha una concessione dello Stato deve rispettare certe norme, deve sottostare anche a certe e regole etiche."