Roma -“È un momento cruciale per il gioco, quella di oggi è una occasione di confronto e opportunità di riflettere sulle nuove sfide. L’Agenzia è impegnata a far conoscere la propria missione come regolatore e garante del gioco. Un impegno anche per la tutela dei giocatori con l’obiettivo che il gioco non debba diventare un comportamento problematico.”
Ad affermarlo è Mario Lollobrigida, direttore giochi dell’Agenzia delle dogane e monopoli, in apertura della seconda sessione della seconda giornata degli Stati generali dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli, intitolata “La promozione e lo sviluppo del gioco responsabile tra regolamentazione, innovazione tecnologica e prospettiva delle scienze comportamentali”, in agenda oggi, 22 maggio, a Roma.
“Le indagini svolte – prosegue Lollobrigida - dal Centro nazionale dipendenze stimano che il tre percento della popolazione è composto da giocatori problematici, mentre la popolazione che gioca è di circa 20 milioni e spende circa in media 90 euro.”
Il direttore prosegue analizzando i dati e aggiunge che “l’Agenzia ha rilevato che il 97 percento delle persone pratica il gioco responsabilmente e solo 1 percento dei giocatori presenta situazioni di dipendenza, mentre valutando un rischio moderato o severo si sale all’1,7 percento. La tutela della salute richiede un approccio integrato in primis tra il legislatore, gli operatori, che devono impedire gioco eccessivo, e gli utenti che devono essere messi in condizione di prendere comportamenti consapevoli.”
Lollobrigida sottolinea anche che il primo intervento sul gioco è stato il decreto legge Balduzzi, che prendeva in carico i problemi di rischio di dipendenza: “Il decreto ha istituito un osservatorio per contrastare il gioco patologico, ora invece il Governo entro il 31 dicembre dovrà attuare la legge delega tenendo presente alcuni temi come la salute del giocatore e l’Erario, a cui si aggiungono l’obbligo di formazione continua per l’operatore, il rafforzamento di meccanismi di autoesclusione e protezione dei soggetti vulnerabili.”
Lollobrigida aggiunge anche che è stata “istituita una consulta permanente con funzione di monitoraggio, l’articolo 15 della legge delega prevede misure specifiche come autolimitazione e un canale di contatto per supporto al gioco responsabile. L’Agenzia ha predisposto uno schema di riordino della rete fisica e tra i punti fondamentali annoveriamo percorsi formativi per il personale dei punti vendita e il supporto a chi soffre di disturbo da gioco. Il decreto propone di armonizzare le misure di prevenzione che disciplinano le distanze minime e regolano gli orari.”
In conclusione “l’obiettivo è responsabilizzare i giocatori. Il nuovo assetto non è un insieme di norme ma un percorso di crescita del settore importante anche sul piano della responsabilità.”
LE CONCLUSIONI DELLA SESSIONE – Dopo la giornata di lavori, Lollobrigida traccia una sintesi finale: “Il tema del gioco responsabile è al centro e la responsabilità è stato il fil rouge di tutti i panel, tra prevenzione e tecnologia, ma la questione fondamentale è mettere la persona al centro. Oggi abbiamo affrontato tanti problemi: il gioco si configura sull’equilibrio e richiede l’impegno costante di tutti gli attori. Nel primo panel abbiamo apprezzato l’importanza di una base culturale solida per la prevenzione: le scienze comportamentali sono un terreno importante per capire il comportamento responsabile. Nel secondo tavolo ci siamo confrontati con le nuove frontiere tecnologiche come l’intelligenza artificiale e su come la tecnologia può prevenire comportamenti a rischio. Il terzo momento ha allargato lo sguardo alle buone pratiche europee e ci ha mostrato che la cooperazione è possibile: Infine con ultimo tavolo abbiamo analizzato un quadro articolato sul ruolo della sanità”.
L'intervista di Gioconews.it al direttore giochi Mario Lollobrigida al termine della giornata dei lavori