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Bonfanti (Nuovo galoppo Italia) a comune Varese: 'Riconsiderate Piano regolatore'

26 luglio 2025 - 10:25

Secondo la referente regionale di Nuovo galoppo Italia la cancellazione delle scuderie Olona comporterebbe un danno culturale, ma anche economico, alla città.

Scritto da Redazione
Foto tratta dal sito Lebettolevarese.it

Foto tratta dal sito Lebettolevarese.it

"La progressiva cancellazione delle scuderie adiacenti l’impianto sportivo 'Le Bettole' a beneficio di operazioni immobiliari rischiano di compromettere un patrimonio storico e sportivo di grande valore per la città. Tale scelta, se confermata, comporterebbe non solo una perdita culturale e identitaria per Varese, ma anche un danno economico considerevole: l’attività delle scuderie sostiene infatti un indotto che coinvolge artieri, maniscalchi, veterinari, fornitori di mangimi e allenatori. La loro eventuale dislocazione forzata determinerebbe l’abbandono della città da parte di questi operatori e la conseguente riduzione dell’attività ippica locale."

Così Clara Bonfanti, referente regionale di Nuovo Galoppo Italia, in una lettera indirizzata al sindaco di Varese, Davide Galimberti, e al dirigente capo area IX, gestione del territorio del comune di Varese, Gianluca Gardelli. 

Facendo riferimento al progetto di riconversione immobiliare delle scuderie Olona, adiacenti all'ippodromo varesino 'Le Bettole', del quale si vocifera sempre più in questo periodo anche tra gli amministratori locali, la referente regionale di Nuovo galoppo Italia, che scrive in rappresentanza delle Associazioni di Categoria (Allenatori, proprietari, fantini e artieri), chiede "di riconsiderare la variante al piano regolatore, preservando le Scuderie Olona, che hanno ospitato cavalli di livello nazionale e internazionale quali Rakti della Scuderia il Poggio, Maktub della Scuderia Tanaka, War Declaration e Musa D’Oriente."

Attualmente le strutture accolgono circa 140 cavalli e garantiscono lavoro a numerose famiglie, "con una dedizione", scrive Bonfanti, "che va ben oltre la dimensione economica, rappresentando una vera e propria passione."

E continua sottolineando di ritenere "incomprensibile che il rilancio dell’ippodromo, anche attraverso eventuali nuovi bandi di gestione, possa accompagnarsi alla demolizione delle scuderie, compromettendo l’autosufficienza del complesso sportivo: costringere gli operatori a spostamenti quotidiani da altre città renderebbe infatti impossibile una gestione efficace e sostenibile."

Chiosa, la rappresentante di Nuovo galoppo Italia, ricordando che "l’ippodromo di Varese rappresenta una tradizione storica per la città, tramandata di generazione in generazione. Con interventi mirati di riqualificazione e manutenzione ordinaria, l’impianto potrebbe tornare ad essere un punto di riferimento non solo per l’ippica, ma anche per la comunità, ospitando eventi equestri e attività didattiche dedicate alle scuole, come già avviene con successo in altre realtà italiane. Considerato che il terreno oggetto di variante è ancora in fase di trasformazione, riteniamo che vi siano margini per un tempestivo intervento politico volto a tutelare questo patrimonio e ad evitare scelte irreversibili."

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