skin

Classificazione ippodromi, Tar Lazio: “Masaf integri il contraddittorio'

18 luglio 2025 - 09:24

Il Tar Lazio incalza il ministero dell'Agricoltura a integrare il contraddittorio in merito alla classificazione degli ippodromi entro il 31 agosto. Udienza di merito il 3 dicembre.

Scritto da Fm
©  Tingey Injury Law Firm / Unsplash

© Tingey Injury Law Firm / Unsplash

Nuova puntata del contenzioso che vede l'ippodromo dei Fiori di Villanova d'Albenga (Sv) contrapposto al ministero dell'Agricoltura in merito alla classificazione degli ippodromi e alla metodologia di ripartizione dei contributi alle società di corse.

Il Tar Lazio già ai primi di maggio aveva autorizzato l’integrazione del contraddittorio nei confronti di tutti i controinteressati e ora, con un'ordinanza, sottolinea: “È opportuno sin d’ora disporre che il Ministero intimato provveda a depositare in giudizio, entro il 31 agosto 2025, la documentazione di cui alla istanza istruttoria contenuta nel ricorso, inerente i procedimenti di calcolo, con riferimento alle 'schede tecniche attributive dei punteggi relativi al calcolo dei costi standard, alla determinazione degli ulteriori importi corrisposti in ragione delle somme residue e dei contributi in conto capitale', con gli opportuni chiarimenti inerenti il metodo di calcolo della misura aggiuntiva delle sovvenzioni e la misura dei contributi in conto capitale di cui al decreto Criteri sovvenzioni (come meglio dedotto in ricorso) e precisando sin d’ora che eventuali lacune documentali potranno essere valutate come argomento di prova”.

Nell'ordinanza il Tar pone in evidenza che “non è attualmente integro il contraddittorio, venendo in esame profili di censura volti a contestare la metodologia di ripartizione dei contributi di cui agli atti impugnati, i cui effetti possono potenzialmente incidere nelle posizioni di tutti i titolari degli ippodromi in graduatoria”.

E, inoltre, rimarca l'urgenza della questione, che non può lasciare il passo alle consuete ferie estive.

I giudici amministrativi capitolini quindi fissano la causa nel merito alla pubblica udienza del 3 dicembre 2025, “anche in considerazione della rilevanza collettiva delle questioni dedotte e della necessità di risolvere il giudizio in tempi utili rispetto alla durata del calendario delle corse ippiche”.

 

 

Articoli correlati