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Contributi investimenti ippodromi, ecco l'elenco delle società ammesse

16 luglio 2025 - 09:24

Il ministero dell'Agricoltura pubblica l'elenco degli ippodromi ammessi e non ammessi al contributo per gli investimenti. Casarano e Trieste in fase istruttoria.

Scritto da Fm
©  Pxhere

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Il ministero dell'Agricoltura, con un decreto direttoriale, ha reso noti gli esiti delle  richieste di contributo in conto capitale per gli investimenti sugli ippodromi, previsto da un apposito decreto varato dal ministero dell'Agricoltura agli inizi di maggio.

A un primo sguardo emerge che il contributo in totale ammonta a 5.690.960 euro, cioè circa 1.400.000 in meno di quello previsto, visto che la dotazione finanziaria complessiva del capitolo n. 7763 pg.1 per l’anno 2025 è pari a 7.000.000 di euro.
Gli ippodromi di Casarano e Trieste risultano ancora in fase istruttoria, quindi l’eventuale ammissione dei progetti presentati è rimandata a successivo provvedimento

Due i Comuni che hanno chiesto il contributo: Roma (mentre l'istanza di Hippogroup Roma Capanelle è stata respinta)  e Corridonia.

Le risorse residue presenti sul capitolo di bilancio 7763 pg. 1 per l’anno 2025 saranno ricollocate con successivo provvedimento, compatibilmente con le previsioni del Regolamento (UE) 651/2014 e s.m.i.

Ciascun progetto, in tutte le sue componenti progettuali e di interventi, deve essere interamente realizzato entro il termine perentorio del 15 novembre 2025.

Gli obiettivi dei lavori sono: “a) miglioramento e ammodernamento degli impianti tecnologici degli ippodromi gestiti dalle società di corse riconosciute, ai sensi dell’articolo 55 del regolamento (Ue) n. 651/2014; b) realizzazione di investimenti riguardanti impianti e attrezzature degli ippodromi volti a garantire il corretto e regolare svolgimento dell’attività di corse nel rispetto delle misure di sicurezza dettate dalla normativa vigente, ai sensi dell’articolo 55 del regolamento (Ue) n. 651/2014. Gli investimenti si intendono riferiti alle infrastrutture degli ippodromi e pertinenze che costituiscono parte integrante dell’impianto”.

Come chiarito dal Masaf nelle Faq pubblicate sul proprio sito istituzionale agli inizi di giugno, “Le tipologie di investimenti ammissibili, per il contributo in conto capitale, devono ricadere in quelle previste dall’art. 1, comma 1 del D.D. n. 200045 del 7 maggio 2025, finalizzate a nette e oggettive migliorie rispetto alle condizioni pregresse degli impianti. Resta inteso il rispetto delle normative civilistiche e fiscali in materia di contributi in conto capitale.
Gli interventi relativi al miglioramento delle piste da corsa sono da considerare ammissibili solo se operati tramite manutenzione straordinaria riferita al rifacimento completo dei sottofondi sia delle piste in erba sia in sabbia e che accrescano il valore patrimoniale dell’ippodromo.
Gli interventi strutturali per il miglioramento delle aree di isolamento e transito dei cavalli con tecnologia autoventilata o altra migliorativa del benessere animale sono considerati ammissibili.
Rientrano tra gli investimenti ammissibili previsti gli interventi di miglioramento o ammodernamento delle aree di isolamento e di transito dei cavalli impegnati nelle corse, l’acquisto di mezzi dotati di accessori utilizzati per manutenzione ordinaria delle piste e per la movimentazione delle gabbie di partenza.
Sono ammissibili gli interventi che prevedano la realizzazione o ammodernamento di servizi per operatori e cavalli funzionali alle corse, purché oggettivamente migliorativi della situazione esistente.
I progetti proposti devono necessariamente determinare un avanzamento qualitativo delle condizioni in cui si trovano i cavalli e gli operatori durante lo svolgimento delle corse e/o una crescita tecnologica della fruizione dell’evento ippico da parte di tutti gli interessati.
Ai sensi dell’art. 4 comma 2 il contributo concesso è pari al 80 percento dei costi ammissibili secondo le disposizioni previste per gli aiuti di stato alle società private, art. 55 del Regolamento Ue n. 651/2014 e smi. Tale normativa non si applica nel caso in cui l’investimento viene realizzato dall’Ente pubblico proprietario dell’ippodromo.”

Il Ministero può procedere alla revoca del finanziamento nel caso di irregolarità, frodi, indebiti utilizzi delle risorse, conflitti di interesse e doppio finanziamento pubblico degli interventi previsti nel progetto finanziato.

Il testo integrale del decreto direttoriale e l'elenco delle Società di corse ammesse ai benefici sono disponibili in allegato a questo articolo.

 

 

Articolo in aggiornamento

 

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