D'Angelo (Ippodromi partenopei): 'Più attenzione a centri allenamento interni'
In una lettera aperta indirizzata ai vertici del Masaf il presidente degli Ippodromi partenopei ritiene indispensabile la classificazione degli ippodromi, ma chiede una verifica della veridicità dei dati tecnici.
Scritto da Dd
"Tra i criteri di assegnazione delle giornate di corse andrebbe tenuta in considerazione la presenza dei cavalli e la veridicità dei dati tecnici e di scommesse fornite in auto dichiarazione prima di procedere al 2026."
Questa la richiesta del presidente degli Ippodromi partenopei, Pier Luigi D'Angelo, inserita una lettera aperta rivolta ai vertici del ministero dell'Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste.
Scrivendo al ministro Francesco Lollobrigida, al sottosegretario con delega all'ippica Patrizio La Pietra, e al direttore generale del settore ippico Remo Chiodi, D'Angelo sottolinea l'importanza della classificazione degli ippodromi evidenziando tuttavia diverse criticità emerse, in particolare riguardo la considerazione dei centri di allenamento interni agli ippodromi e le discrepanze economiche che ne derivano.
"I centri di allenamento interni agli ippodromi", scrive nella lettera aperta, "sono stati al momento trascurati, equiparati a quelli esterni in gestione agli ippodromi stessi, creando delle conseguenze economicamente negative, oltre a discussioni e malcontento." Secondo D'Angelo di fatto viene sottovalutato "che quando si parla di benessere umano (in primis), equino e del portafoglio dei proprietari, oltre che di spettacolo e della conseguente maggior raccolta di scommesse conseguenza del maggior numero di partenti in corsa, andavano premiati ed incentivati quelli che erano effettivamente con i cavalli interni in numero soddisfacente "
D'Angelo critica anche la mancanza di trasparenza e la potenziale falsificazione dei dati forniti per la classificazione, suggerendo la necessità di verifiche accurate, auspicando un cambiamento radicale nelle procedure di assegnazione delle giornate di corsa e nella distribuzione delle risorse, promuovendo la premialità per gli ippodromi con effettiva presenza di cavalli e puledri e auspicando un rapido intervento per salvare un settore in crisi profonda.
"Vanno assolutamente allocate le nuove risorse del 10 percento disponibili a traguardo in tale ottica di distribuzione", chiosa il presidente degli Ippodromi partenopei, "prediligendo le aree dove effettivamente ci sono i cavalli ed i puledri. Basta guardare i partenti delle piazze per averne una idea compiuta. Quando si parla di qualità dobbiamo comprendere che purtroppo un abisso al momento incolmabile separa il trotto dal galoppo Italiano."