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Horse angels e Anita Carelli al Masaf: 'Estate, corse ippiche solo in notturna o preserale'

03 giugno 2025 - 11:28

Horse angels e Anita Carelli (ippodromo Taranto) chiedono di rivedere la programmazione delle corse per l'estate 2025. Intanto a Capannelle muore in pista di un cavallo di 3 anni.

Scritto da redazione
© Rawpixel

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“Negli ultimi due anni, proprio per tutelare cavalli e operatori in un periodo dell’anno caratterizzato da temperature elevate, è stato adottato un criterio chiaro: le corse dovevano svolgersi in orario pre-serale, a partire dalle ore 18:30, o per chi ha l'impianto di illuminazione in serale a partire dalle 20:00. Tale misura si basava su evidenze climatiche e sul principio di protezione animale, oggi ampiamente condiviso anche in ambito normativo.
Alla luce di ciò, appare inspiegabile che per il mese di giugno 2025 siano state programmate numerose giornate di corse in pieno pomeriggio, con orari di inizio tra le 15:00 e le 17:00, quando è noto che la fascia oraria più calda costituisce un rischio concreto per il benessere degli equini. Ricordiamo che i cavalli non solo devono correre, ma devono anche viaggiare per raggiungere gli ippodromi, affrontando condizioni di stress termico accentuate.”

È questo il cuore della lettera inviata al sottosegretario con delega all'ippica Patrizio La Pietra (Masaf) dall'organizzazione di volontariato Horse angels, da anni in prima linea per il benessere dei cavalli.

L'Ong chiede quindi che “venga ripristinata una logica coerente con la linea tenuta negli anni precedenti e con le raccomandazioni scientifiche, prevedendo per il mese di giugno: corse esclusivamente in notturna o preserale, negli ippodromi dotati di impianti idonei; un calendario che tenga conto del benessere animale e del rispetto per gli operatori del settore.
Riteniamo questa una richiesta legittima, fondata su criteri di tutela, responsabilità e buon senso.”

TARANTO SEGNALA AL MASAF LA CRITICITÀ DELLE CORSE POMERIDIANE DI GIUGNO – Lo stesso problema è al centro di una lettera scritta all'indirizzo del direttore della Direzione generale per l'ippica, Remo Chiodi, da Anita Carelli, che gestisce l'ippodromo Paolo VI di Taranto: “Intendiamo segnalare una problematica relativa alla programmazione delle corse per il mese di giugno presso l’Ippodromo Paolo VI di Taranto, per le quali è previsto inizio alle ore 18:00.
Tale orario, in considerazione delle alte temperature tipiche del nostro territorio in quel periodo, comporta inevitabili criticità dal punto di vista del benessere animale. Nello specifico, l’ingresso dei cavalli in struttura dovrebbe avvenire attorno alle ore 13:00, con inevitabile esposizione al caldo intenso per diverse ore, per poi disputare le corse in piena fascia critica.
Ci preme sottolineare che la nostra non è una contestazione, ma una doverosa evidenza: iniziare le corse alle ore 18 in pieno giugno potrebbe non risultare compatibile con i criteri minimi di tutela degli animali, esponendoci tutti a spiacevoli conseguenze. Pertanto, nel rispetto del principio di responsabilità, ci vedremmo costretti ad astenerci da qualunque situazione potenzialmente lesiva del benessere dei cavalli.
Riteniamo inoltre opportuno ribadire che le decisioni organizzative possono – e devono – essere riviste qualora emergano elementi oggettivi che ne compromettano la sostenibilità, proprio come in questo caso. Confidiamo dunque in una tempestiva rivalutazione dell’orario previsto”.

BRISONE, 3 ANNI, MORTO AL DERBY DELLE CAPANNELLE - Horse angels inoltre pone l'attenzione sulla morte di un cavallo durante il convegno all'ippodromo di Capannelle: “Ieri, durante la corsa più attesa dell’anno, un giovane cavallo si è fermato.
Si chiamava Brisone, aveva solo 3 anni. Un sauro dal futuro aperto, che purtroppo non ha avuto una seconda occasione. Alcune testimonianze parlano di frattura, altre di un infortunio fatale.
Sono cose che possono accadere nelle competizioni, anche se ogni volta ci lasciano senza parole.
Ma come tutori del benessere equino, sentiamo il dovere di portare attenzione su un tema spesso trascurato: l’avvio precoce dei cavalli alle corse.
Numerosi studi indicano che l’apparato muscolo-scheletrico del purosangue si completa solo dopo i 4-5 anni, mentre le prime gare avvengono spesso già a 2 anni.

Uno studio pubblicato su 'Equine veterinary journal' (Evans & McGreevy, 2011) ha evidenziato come lo stress meccanico precoce aumenti il rischio di infortuni, soprattutto a tendini e ossa non ancora completamente formati.
Non si tratta di colpe, ma di scelte di sistema.
E forse è tempo di ripensarle con coraggio e scienza, per prevenire tragedie come quella di Brisone.
A lui va il nostro pensiero.
A chi lavora per un’ippica più sicura, il nostro rispetto.
E a chi vorrà riformare, la nostra collaborazione.
Perché correre non dovrebbe mai significare morire”.

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