Si intitola "Disciplina dell’ippicoltura nonché disposizioni per la promozione delle attività equestri e il benessere degli equidi" la nuova proposta di legge (registrata con il numero progressivo 2465) presentata nella giornata di ieri, 18 giugno, alla Camera, dai deputati del Partito democratico Stefano Vaccari e Marco Simiani.
Il testo al momento è disponibile solo in bozza, in attesa dell'ufficialità, ed è pertanto suscettibile di modifiche in corso d'opera, ma dalla premessa si apprende che l'intento dei proponenti è contrastare la "marginalizzazione normativa e fiscale" che negli ultimi anni ha interessato il settore equestre, un settore che "rappresenta una componente storica e culturale del nostro paese, con radici profonde nelle tradizioni rurali, nella vita agricola e nello sviluppo economico delle aree interne."
La Pdl mira a fornire "un quadro normativo chiaro e coerente che riconosca l’ippicoltura e le attività connesse come parte integrante del comparto agricolo", agevolendo fiscalmente "le attività connesse all’allevamento e alla gestione dei cavalli (di qualunque razza e genetica), compresa la doma, l’addestramento, l’allenamento, la custodia e il turismo equestre", riconoscendo una "pensione equina" e regolamentando e valorizzando "le professioni equestri", oltre a sviluppare il turismo equestre e le attività didattiche con i cavalli.
Entrando nei dettagli di un testo che, come anticipato, potrebbe subire ancora delle modifiche, si legge che tra le proposte vi è anche quella di "stabilire un regime fiscale equo, con la possibilità di applicare l’Iva agevolata al 10 percento sulle transazioni riguardanti gli equidi".
Si parla dall'assunto che "le aziende agricole che integrano il cavallo nelle loro attività devono conseguentemente poter accedere a specifici incentivi e agevolazioni" spiegando che "il provvedimento prevede quindi: accesso ai fondi per la tutela delle tradizioni rurali, sostenendo gli allevatori e gli operatori del settore; incentivi fiscali per le aziende che assumono giovani lavoratori nel settore equestre, favorendo l’occupazione e la trasmissione dei saperi; sostegno alle imprese che offrono servizi di turismo equestre e ippoterapia, attraverso detrazioni fiscali e contributi specifici."
IL LAVORO DEL MASAF A SOSTEGNO DEL SETTORE IPPICO - Una soluzione, quella delle agevolazioni fiscali, già percorsa dal ministero dell'Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste con a riduzione dell'Iva per i puledri, in attesa di valutare altre misure nell'ambito della riforma del settore, inserita nel Collegato di bilancio che nei prossimi mesi inizierà il suo cammino parlamentare, come ha ricordato in un recente intervento Remo Chiodi, direttore generale della Direzione ippica del ministero dell'Agricoltura.
E proprio qualche giorno fa La Direzione generale per l'ippica del Masaf ha pubblicato un decreto che istituisce commissione tecnica per la valutazione delle richieste di contributo per gli investimenti sugli ippodromi.
LA PDL DI MARIA CHIARA GADDA - La proposta di legge di Vaccari e Simiani presenta elementi molto simili alla proposta di legge di Maria Chiara Gadda (Iv), della quale nell'ultimo periodo si sono perse le tracce dopo che nel febbraio scorso, in seguito a vari rinvii, era stata posticipata a maggio, salvo poi non essere mai inserita all'ordine del giorno.
La Pdl presentata dall'esponente di Italia Viva riconosce la filiera del cavallo come eccellenza del made in Italy, portando maggiore chiarezza e trasparenza nel comparto sul fronte della fiscalità, della disciplina previdenziale, urbanistica e ambientale.
Come già ricordato in passato la proposta di legge, arrivata quasi alla soglia dell'approvazione nella legislatura precedente, è stata ripresentata da Maria Chiara Gadda, vicepresidente della commissione Agricoltura, il 13 ottobre 2022. Nel 2024 il suo iter sembrava essere alle battute finali, vista la calendarizzazione della “Discussione sulle linee generali” della proposta nei lavori dell'aula della Camera tra 27 e 28 maggio, subendo poi successivi rinvii, prima a luglio, poi a settembre e infine al febbraio di quest'anno, salvo poi veder passare il mese senza alcuna trattazione.
A portare agli slittamenti che si sono susseguiti nei mesi scorsi è stato il parere espresso dalla commissione Finanze della Camera, che, seppur “favorevole” alla Pdl, ha ritenuto di escludere dal novero delle attività di ippicoltura cui si applicano le agevolazioni fiscali per l'agricoltura l'allevamento svolto in forma imprenditoriale, punto essenziale della proposta di legge, come ribadito dalla stessa Gadda.
LA PDL ROMEO E LE ALTRE - L'attenzione su questo importante settore economico (ma non solo) italiano, si comprende anche dagli altri provvedimenti proposti negli ultimi anni, come quello del senatore leghista Massimiliano Romeo, su "Disposizioni per il rilancio del settore dell’ippica", presentato a marzo 2024, che si aggiungeva, oltre che alla già citata proposta di Maria Chiara Gadda, anche ai disegni di legge dei senatori Bartolomeo Amidei, per la creazione di un'Agenzia per la promozione del cavallo allevato in Italia, e di Patrizio La Pietra, sottosegretario al ministero dell'Agricoltura e firmatario insieme con Lucio Malan del disegno di legge per la “Istituzione dell'Agenzia autonoma per la promozione, lo sviluppo e la tutela dell'ippica nazionale e disposizioni per la riforma del settore ippico”, entrambi di Fratelli d'Italia.