Norme gioco Cesenatico, CdS: 'Più tempo per verificare effetto espulsivo'
Il Consiglio di Stato concede tempo fino al 25 luglio a un professore del Politecnico di Milano di verificare se le norme sul gioco di Cesenatico (Fc) penalizzano le attività legali.
Scritto da Fm
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Avrà più tempo, fino al 25 luglio, il verificatore incaricato di appurare se le norme sul gioco varate a Cesenatico abbiano un effetto espulsivo delle attività legali.
A sancirlo il Consiglio di Stato, che lo scorso febbraio, in risposta all'appello presentato da un gestore di sale Vlt contro il Comune di Cesenatico (Fc) e la Regione Emilia Romagna, con un'ordinanza aveva disposto una verificazione, ai sensi dell’art. 66 Cpa, “al fine di stimare la superficie di aree idonee presenti nel Comune utili alla delocalizzazione delle sale da gioco, avendo cura di escludere dal computo tutte quelle che, per qualsiasi ragione, presentano limitazioni di sorta, ad esempio in ragione delle destinazioni d’uso delle aree o per altri vincoli o limitazioni di carattere urbanistico o di altro genere.” https://www.gioconews.it/news/newslotvlt/cds--emilia-romagna-verificare-effetto-espulsivo-delle-norme-sul-gioco-.aspx
Per lo svolgimento della verificazione è stato nominato un professore del Politecnico di Milano, incaricato di procedere agli accertamenti richiesti e di depositare l’elaborato peritale nel termine di 120 giorni dalla comunicazione dell'ordinanza, cioè entro i primi di giugno.
Però il verificatore ad aprile “ha chiesto una motivata proroga di 45 giorni per il deposito dell’elaborato, con scadenza al 25 luglio 2025” rappresentando “di aver inoltrato – presumibilmente al Comune - una richiesta di chiarimenti al fine di dirimere i dubbi insorti circa la individuazione della disciplina di piano applicabile, essendo sopravvenuta l’approvazione di un nuovo Piano urbanistico generale”.
Per i giudici del Consiglio di Stato le motivazioni addotte sono condivisibili, “con la precisazione che la verifica circa la configurabilità di un effetto espulsivo andrà condotta sia in relazione alla disciplina di piano vigente alla data di adozione dei provvedimenti impugnati (al fine di accertarne la legittimità) sia rispetto a quella sopravvenuta ed attualmente in vigore, al fine di accertare la persistenza dell’interesse alla decisione”.
Il CdS infine rinvia per la decisione di merito alla pubblica udienza che sarà fissata dal presidente titolare della sezione successivamente al deposito della verificazione.