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Divieto pubblicità gioco, Commissione Ue: 'No a norme europee specifiche'

14 luglio 2025 - 12:27

La Commissione Ue non prevede di proporre norme specifiche per vietare la pubblicità del gioco, ma sta lavorando a una legge sull'equità digitale per contrastare la dipendenza legata alle tecnologie.

Scritto da Redazione
©  Christian Lue / Unsplash

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Lo scorso marzo l'eurodeputata Carolina Morace (gruppo della Sinistra) aveva chiesto alla Commissione europea se intendesse o meno proporre, “in conformità con l'articolo 168 del Tfue sulla tutela della salute pubblica, un quadro normativo Ue per vietare la pubblicità del gioco d'azzardo, analogamente a quelli per tabacco e alcol”, prendendo spunto dal disegno di legge n. 55, adottato da Malta per impedire il riconoscimento e l'esecuzione delle sentenze straniere contro le società di gioco registrate nel Paese.

A risponderle è Michael McGrath, commissario europeo per la Democrazia, la giustizia, lo stato di diritto e la tutela dei consumatori: “La Commissione si impegna a garantire un elevato livello di protezione della salute umana, come previsto dall'articolo 168 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea (Tfue).
La direttiva 2005/29/CE sulle pratiche commerciali sleali  vieta la pubblicità ingannevole o aggressiva che influenzi le decisioni commerciali dei consumatori, soprattutto quando si rivolge a consumatori vulnerabili”, rimarca il commissario.

“La direttiva 2010/13/UE sui servizi di media audiovisivi stabilisce requisiti qualitativi minimi per le comunicazioni commerciali audiovisive e, ad esempio, richiede che siano riconoscibili e non causino danni fisici, mentali o morali ai minori. Le autorità e i tribunali degli Stati membri sono i principali responsabili dell'applicazione sia della direttiva 2005/29/CE che della direttiva 2010/13/UE”, prosegue Mc Grath. Ed ecco il punto dirimente della sua risposta: “La Commissione non prevede di proporre una legislazione Ue specifica per vietare la pubblicità del gioco d'azzardo. Le leggi nazionali sul gioco d'azzardo regolano tali questioni. Tuttavia, la Commissione sta lavorando a un Digital fairness act (Legge sull'equità digitale, Ndr) che affronterà, tra le altre questioni, la progettazione che crea dipendenza nei servizi digitali e le funzionalità di simulazione del gioco d'azzardo (loot box) nei videogiochi. L'articolo 35 della Carta dei diritti fondamentali dell'Ue non può costituire una base giuridica per l'adozione di misure politiche volte a contrastare il gioco d'azzardo illegale o a prevenire la dipendenza dal gioco d'azzardo. Il suo ambito di applicazione è limitato; si applica alle istituzioni dell'UE o agli Stati membri quando attuano il diritto dell'Ue (articolo 51, paragrafo 1 della Carta)”.

Infine, conclude il commissario europeo, “Per quanto riguarda il disegno di legge n. 55 recentemente adottato da Malta, la Commissione ha avviato la procedura di infrazione ai sensi dell'articolo 258 del Tfue contro Malta (INFR(2025)2100) il 18 giugno 2025”.

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