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Dl Sport, un emendamento di Azione su accesso procure a dati conti gioco

09 luglio 2025 - 10:13

Scaduti i termini per la presentazione degli emendamenti al Dl Sport mentre il provvedimento riceve l'ok dal comitato per la Legislazione e inizia l'esame della commissione Giustizia della Camera.

Scritto da Dd
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Presentate tutte le proposte emendative al decreto legge ‘Disposizioni urgenti per l’organizzazione e lo svolgimento di grandi eventi sportivi, nonchè ulteriori disposizioni urgenti in materia di sport’ (C. 2488). Il termine per la presentazione degli emendamenti scadeva nel primo pomeriggio di ieri, martedì 8 luglio.

Tra le 75 proposte di modifica del testo l'unica che si riferisce al mondo del gioco, collegata al tema del match fixing, è quella di Valentina Grippo (Az-Per-Re), che scrive: "aggiungere, in fine, il seguente comma: 1-bis. Al fine di garantire un più efficace contrasto alle manipolazioni delle competizioni sportive, le procure federali e la Procura generale dello sport possono richiedere direttamente ai concessionari di scommesse autorizzati ogni informazione utile ai fini dei procedimenti disciplinari, inclusi i dati sui flussi di gioco, gli estremi dei conti gioco e le eventuali intestazioni riconducibili, anche indirettamente, a soggetti tesserati o affiliati, nel rispetto della normativa vigente in materia di trattamento dei dati personali e della Convenzione di Macolin. (6.3. Grippo).

La proposta va a modificare leggermente l'unico articolo del decreto che riporta un diretto riferimento al mondo del gioco, introducendo un rafforzamento delle disposizioni in materia di matxh fixing attraverso la previsione di un obbligo di legge di segnalazione, da parte delle autorità competenti, al Coni.

 

Questi gli altri emendamenti presentati all'articolo 6:

Al comma 1, dopo il capoverso 3-quater, aggiungere il seguente: 3-quinquies. Ai fini dell'attuazione dei commi 3-bis, 3- ter e 3-quater i sistemi predittivi possono essere integrati mediante l'uso di Intelligenza Artificiale e data analytics, attraverso cui ricavare informazioni dai dati che vengono estratti, trasformati e centralizzati al fine di scoprire schemi nascosti, relazioni, tendenze, correlazioni e anomalie, che rilevino transazioni sospette, ampliando il tutto con un "sistema di early warning", in collegamento con l'Uif - Unità di Informazione Finanziaria per l'Italia per la prevenzione del riciclaggio, di cui all'articolo 6 del decreto legislativo 21 novembre 2007 , n. 231. (6.1. Amato, Caso, Orrico).

Aggiungere, in fine, il seguente comma: 1-bis. All'articolo 7, comma 2, della legge 14 luglio 2023, n. 93, sono apportate le seguenti modificazioni: a) le parole da: «un contributo» fino alla fine del periodo, sono sostituite dalle seguenti: «corrispondente riduzione del Fondo di cui all'articolo 1, comma 200, della legge 23 dicembre 2014, n. 190». b) i commi 3 e 4 sono abrogati. (6.2. Mollicone).

Dopo l'articolo 6, inserire il seguente: "Art. 6-bis - (Modifiche alla legge 22 aprile 1941, n. 633) 1. Al comma 1 dell'articolo 174-sexies della legge 22 aprile 1941, n. 633, le parole: "I prestatori di servizi di accesso alla rete," sono soppresse". (6.01. Pavanelli, Iaria, Amato), (6.02. Mollicone), (6.03. Grippo).

 

LA RELAZIONE IN COMMISSIONE GIUSTIZIA

Dello stesso tema si è parlato anche in commissione Giustizia, sempre alla Camera, dove ieri è iniziato l'esame del provvedimento in sede consultiva. 

Nel corso della sua relazione ai colleghi commissari Alessandro Palombi (FdI) ha ricordato che l’articolo 6 del decreto legge "prevede che le autorità amministrative competenti, quando riscontrano flussi anomali di scommesse, ne danno comunicazione alla Procura Generale dello Sport presso il Coni, che riveste una posizione di coordinamento e di vigilanza delle attività inquirenti e requirenti svolte dalle procure federali. Quest’ultima ha altresì la possibilità di chiedere alle competenti amministrazioni informazioni specifiche sulle competizioni interessate dai flussi anomali di scommesse realizzati mediante conti gioco intestati, sia direttamente che indirettamente, a soggetti tesserati o affiliati con la federazione coinvolta. A tal fine, salvo la specifica disciplina relativa alle richieste di atti all’autorità giudiziaria – di cui agli articoli 114 e 116 del codice di procedura penale – le amministrazioni forniscono i dati anagrafici dei titolari dei conti di gioco utilizzati per le manipolazioni ed i relativi codici univoci, indicando le ragioni della riconducibilità ai soggetti tesserati o affiliati. Una volta ottenute le suddette informazioni, la Procura Generale le trasmette alla competente procura federale per gli ulteriori adempimenti. Infine, si individua nell’Agenzia delle dogane e dei monopoli l’autorità competente a provvedere all’attuazione delle norme volte alla trasmissione delle informazioni alla Procura Generale dello Sport, che deve previamente fornire alla citata Agenzia l’elenco dei soggetti tesserati o affiliati, con il relativo codice fiscale, con la federazione interessata."

 

L'OK DEL COMITATO PER LA LEGISLAZIONE

Sempre nella giornata di ieri il testo del Dl Sport ha ottenuto il parere favorevole dal comitato per la Legislazione. Il comitato, riunito alla presenza del ministro per lo Sport e i giovani, Andrea Abodi, ha accettato e approvato la proposta formulata dalla relatrice, Ingrid Bisa (Lega).

Come ha ricordato Bisa il provvedimento, composto da 17 articoli per un totale di 45 commi, "appare prevalentemente riconducibile all’esigenza generale di assicurare l’organizzazione e lo svolgimento di grandi eventi sportivi."

La presenza del ministro, come lui stesso spiega nel corso della seduta, "deriva dal profondo rispetto che egli porta al Parlamento e ai suoi lavori e che non si tratta perciò di una presenza 'di circostanza', essendo profondamente interessato ad ascoltare in modo diretto i contributi forniti dagli onorevoli deputati."

Chiudendo la seduta Valentina Barzotti (M5S), presidente del comitato, "stigmatizza la perdurante assenza, anche nel provvedimento in esame, dell’analisi tecniconormativa e dell’analisi di impatto della regolamentazione, strumenti indispensabili per assicurare un controllo più preciso e dettagliato delle disposizioni recate dal provvedimento in esame.", ottenendo dal ministro Abodi un impegno "a sollecitare la trasmissione al Parlamento di tali documenti il prima possibile."

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