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Despelote, il videogame 'calcistico' che racconta l'Ecuador

17 giugno 2025 - 11:58

La storica qualificazione ai mondiali di calcio del 2002, in Corea e Giappone, fa da filo conduttore per la narrazione del videogame ispirato al calcio sviluppato da Julián Cordero.

Scritto da Dd
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"Un’avventura realistica sull’infanzia e la magia del calcio a Quito, Equador, nel 2001."

Questa la presentazione, su Steam, di Despelote, videogame sviluppato da Julián Cordero e pubblicato da Panic.

Despelote è un gioco di calcio, anche se non è propriamente un gioco di calcio. Questa definizione che sembra contraddirsi si spiega con il fatto che al centro di Despelote ci sono le persone, e sono proprio i personaggi che fanno di questo gioco una sorta di documentario che non parla solo di calcio.

Il gioco consente infatti di immergersi nelle strade e nei parchi di Quito attraverso gli occhi e le orecchie di un bambino di 8 anni, Julián, che giocando a pallone racconta un'epoca. Vicoli, piazze, scuole, negozi di quartiere e parchi diventano spazi narrativi.

Julián scarta, passa e tira la tua palla da calcio per tutta la città e così facendo consente di scoprire cosa succede quando si colpisce qualcuno. In questo modo, giocando, si scopre come la città cambia man mano che l’Ecuador si avvicina alla qualificazione ai Mondiali di Calcio, quelli che si sono giocati nel 2002 tra Corea del Sud e Giappone (ben ricordati anche in Italia a causa dell'arbitraggio di Byron Moreno, che favorendo la Corea del Sud nella partita contro l'Italia, è costata l'eliminazione dai Mondiali agli Azzurri, Ndr).

Il calcio non è mai in primo piano come gioco competitivo, ma fa solo da filo conduttore. 

Le caratteristiche del gioco indicate dallo sviluppatore parlano di una storia semi-autobiografica sulla giovinezza, agrodolce ma a tratti sognante, in un gioco che consente di esplorare una città viva, piena di attività, interazioni e maliziosità.

Grazie alla fisica realistica e alla visuale in prima persona al giocatore sembra di calciare un vero pallone da calcio in un mondo vibrante, pieno di personaggi con cui avere divertenti e genuine conversazioni, con foto e suoni registrati dal vivo in Ecuador, che contribuiscono a rendere ancora più immersiva l’avventura.

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