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'Big Beautiful Bill' in Usa, Galfond: 'Molti poker pro non ce la faranno più'

04 luglio 2025 - 15:50

L'ex giocatore professionista di poker e ambasciatore di BetRivers Poker, Phil Galfond, prende posizione sugli effetti della tassa voluta da Donald Trump.

Scritto da Redazione
©  Phil Galfond - Pagina X

© Phil Galfond - Pagina X

Sui giornali di tutto il mondo, italiani compresi, si fa un gran parlare della "Big Beautiful Bill" approvata dal Congresso degli Stati Uniti, che entrerà in vigore il 1° gennaio 2026.

Nell'ambito dell'Internal Revenue Code (Il Codice delle entrate Interne, cioè il corpo normativo degli Stati Uniti che regola la tassazione delle persone fisiche e giuridiche, Ndr), il disegno di legge stabilisce che gli scommettitori potranno dedurre solo il 90 percento delle perdite dal 100 percento delle vincite in un dato anno, una modifica significativa rispetto alla legge attuale che consente agli scommettitori di dedurre il 100 percento delle perdite dalle vincite.

Quindi, come rilevato ieri anche su GiocoNews.it, i giocatori professionisti, inclusi gli scommettitori sportivi e i giocatori di poker, potrebbero vedere il loro carico fiscale aumentare sostanzialmente. Se uno scommettitore vincesse 1,1 milioni di dollari e ne perdesse 1 milione in un anno, ad esempio, il suo utile imponibile aumenterebbe da 100.000 a 200.000 dollari, con un aumento del 100 percento dal 2025 al 2026, a parità di risorse finanziarie.

A prendere posizione contro la nuova tassa tanto voluta da Donald Trump è l'ex giocatore professionista di poker e ambasciatore di BetRivers Poker Phil Galfond, in una serie di post pubblicati sulla propria pagina X: "Per il poker, molti professionisti non ce la faranno più. Ma i grandi vincitori rimarranno".

In un primo momento poi Galfond aveva scritto sul social media, per poi correggere il tiro, che la Big Beautiful Bill Act avrebbe posto “fine al gioco d'azzardo professionistico negli Stati Uniti” e danneggiato anche i giocatori occasionali, facendogli “pagare più tasse di quelle vinte".

Poi, a mente fredda, Galfond ha analizzato i dati e parzialmente ritrattato le sue prime dichiarazioni, ma senza confortare più di tanto i player.

 

 

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