“Il sogno finisce qua. Purtroppo usciamo in 18esima piazza. Oggi ho visto tutte le carte che ho visto in tutto il Main ma nessuna mano è andata bene com’è andata. Sono contento del percorso che ho fatto e non ho grossi rammarichi e ringrazio tutti per avermi seguito e per aver fatto il tifo, vi voglio bene. È stata una bellissima esperienza e vivere il tavolo finale avrebbe aggiunto quel qualcosa in più ma mi sono divertito e soprattutto ho giocato il mio poker. Adesso detiltiamo un po’”.
Intorno alle 2 del mattino, ora italiana Mario Perati esce dal Main Event delle World Series of Poker in 18esima posizione per un premio ricchissimo da 360mila euro. Si ripartiva in 24 e Mario aveva 50 milioni di gettoni e sembrava davvero che quel sogno potesse davvero concretizzarsi. Quanto meno l’approdo al tavolo finale. La stessa speranza che Super Mario ha cristallizzato nelle dichiarazioni rilasciate appena uscito dal torneo. Vedere l’history hands cambiare radicalmente dopo aver disputato un torneo del genere e non riuscire a crescere ma, anzi, ad uscire dal torneo dei sogni, è forse l’unico rammarico che possiamo nutrire nei confronti di questo gioco meraviglioso ma altrettanto spietato.
Detto questo Mario incassa il suo best live cash salendo a 1,4 milioni di dollari vinti in carriera e chi lo ha seguito, anche dal vivo, come noi, in due vittorie accadute a Sanremo da novembre 2024 a maggio 2025, ha capito che la sua consapevolezza e la sua maturità pokerista (ma anche come uomo) l’avrebbero portato molto lontano. “La carta deve girare”, dicono tutti. Beh, quando ha iniziato a farlo e i board, il gioco, l’hanno tradito, un po’ di rabbia non possiamo non provarla. Vederlo al tavolo finale sarebbe stato uno spettacolo. Passare dal Ring Wsop Circuit del Main di Sanremo 2024, al braccialetto più bello del mondo, sarebbe stato il momento da segnare con tratti indelebili nella sua vita. Ma può riprovarci quando vuole, il bankroll c’è ma soprattutto c’è la consapevolezza infinita dei suoi mezzi pokeristici oltre che mentali.
Siamo d’accordo con Mario: nessun rammarico perché può accadere di tutto con lui al tavolo e speriamo di rivivere un suo successo da vicino. Per ricordare: l’ultimo Main vinto a Sanremo, l’Italian Poker Sport, l’ha visto mettere alle corde gli avversari costringendoli ad un deal a 5 finale. E proprio a fine torneo parlammo di Wsop con lui percependo per l’ennesima volta quei segnali di crescita e serenità: era pronto per fare qualcosa di grande e l’ha fatto.
La mano decisiva conferma quello che ha detto Perati: Kenny Hallaert, un altro colosso delle Wsop, ha aperto 1,6M da middle position e Perati manda per 17M, poco più di 20 bui. Snappa Hallaert e purtroppo Mario con AQs a cuori gira AK offsuited. Mario prende anche una “dama” al flop e un Jack al turn apre un gustshot ad Hallaert aumentando le outs per il belga. Ma un K di fiori al river manda fuori il nostro Supermet. Una foto del board per il “nostro” e bisogna lasciare il tavolo. Poco prima a complicare le cose c’era stato il call su Tony Gregg che aveva una coppia di 5 e Mario A10 offsuited: regge la coppietta e Mario Scende da 30 a 20x. Ancora prima un altro fold in un pot contro Mizrachi che gli è costato oltre 6 milioni: The Grinder in forma strepitosa, spara 8,4 milioni su QAJ9 con tre cuori e Mario passa.
Una discesa lenta ma inesorabile nel momento decisivo. Tutto corretto sia nel gioco che nelle parole di Mario: certo, l’avremmo voluto vedere al tavolo finale ma come fu per Sammartino, prima una super deep run, poi, il bis per entrare nella storia. Noi ci crediamo.