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Ripartizione mance al Casinò Campione, quattro Ooss recedono dall'accordo

07 luglio 2025 - 15:35

Quattro sindacati firmatari dell'accordo sulla ripartizione delle mance al Casinò Campione comunicano in recesso dallo stesso.

Scritto da Amr
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L'accordo vigente sulla ripartizione delle mance al Casinò di Campione d'Italia deve essere "corretto" dal momento che dalla sua firma a oggi sono intervenute "modifiche sostanziali" nella Casa da gioco che impongono "l'apertura di un tavolo" così appunto a procedere con le opportune correzioni. In particolare, "i corsi di formazione messi in campo dall'azienda, che hanno avuto come diretta conseguenza un aumento delle mansioni svolte dai croupier che non trova riscontro nella suddivisione in fasce di partecipazione al punto mancia" e "l'introduzione di un nuovo gioco (poker cash) con la conseguente assunzione di 15 unità di personale".

Questi sono i motivi che hanno portato le segreterie territoriali di quattro sigle sindacali (Slc Cgil, Uilcom del Lario, Confsal Libersind e Ugl Como) a comunicare allo Snalc (quinta sigla firmataria dell'accordo) e al direttore generale Stefano Silvestri il recesso dall'accordo del 2023.
I quattro sindacati ricordano congiuntamente di avere ricevuto una raccolta firme da parte di 29 lavoratori che denunciano una ripartizione discriminatoria delle mance che continua, a loro dire, a differenziare tra lavoratori con medesimo inquadramento contrattuale e stesso contratto individuale di lavoro, una "suddivisione che non trova riscontro nel Ccal applicato e che, alla luce delle recenti modifiche all'organizzazione del lavoro operate dall'azienda, non trova nemmeno più riscontro nei fatti".

Nella raccolta firme, i lavoratori evidenziano l'articolo 13 dell'accordo stesso, nel quale le parti si impegnano a incontrarsi "per una verifica" dello stesso entro il primo semestre 2025 e anche "qualora durante la vigenza del presente accordo dovesse intervenire una situazione tale da modificare in modo sostanziale la suddivisione del monte mance di competenza dei lavoratori".
Secondo le Ooss non è più possibile "dare continuità a un accordo non più attuale e per di più discriminatorio".
Nel comunicare il recesso, i quattro sindacati si rendono "sin da subito disponibili alla sottoscrizione di un nuovo accordo, che preveda come più volte indicato il superamento dell'attuale e che tenga conto del nuovo contesto".

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