Nuovo galoppo Italia: ‘Da anni per il galoppo manca un piano di rilancio’
Secondo Nuovo galoppo Italia Il decreto del Masaf sui criteri del calendario 2026 porta confusione tra galoppo piano e ostacoli. Inoltre manca un piano di rilancio.
Scritto da Redazione
“Il galoppo sta morendo e qualcuno lo sta accompagnando alla fine. Il nuovo decreto Masaf sui criteri del calendario 2026 conferma quello che temevamo: un taglio netto delle corse e l’ennesima confusione tra galoppo piano e ostacoli. Ma non è solo il decreto il problema: è una politica intera che da anni riduce il galoppo senza mai proporre un piano di rilancio.” È quanto dichiara Nuovo Galoppo Italia in una nota rivolta agli ippici del galoppo italiano in cui punta il dito sul nuovo decreto pubblicato dal Masaf riguardante il calendario di corse del 2026.
“Questa deriva – si legge nella nota - non nasce dal nulla. L’Ang del Galoppo ha chiesto la riduzione delle giornate e ha contribuito a far approvare criteri che oggi condannano il nostro settore: meno corse, meno opportunità, meno futuro. E mentre si taglia, si continua a ostacolare perfino la possibilità per gli allenatori di formare nuovi fantini e allievi fantini, bloccando il ricambio generazionale.”
“E il Ministero premia un’associazione del trotto ignorando completamente il galoppo. E con i tagli alle giornate fa anche il furbo: riduce il debito che lui stesso ha creato così da presentare numeri migliori sui partenti e prepararsi a una futura agenzia vuota priva di fantini cavalli e scommesse dove del galoppo resterà solo il nome.”
“Basta silenzio basta complicità. Nuovo Galoppo Italia denuncia questa strategia e chiama tutti gli operatori e appassionati del galoppo a reagire contro un decreto che taglia il nostro futuro contro un Ministero che ignora la nostra voce e contro un’associazione che lavora per ridurre anziché rilanciare il galoppo. Se non lo facciamo ora tra pochi anni non resterà più nulla da difendere.”