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Consiglio Calabria: 'Riordino nazionale del gioco', ma a Roma FdI spinge per la proroga

05 giugno 2025 - 09:44

Il presidente della commissione della Calabria contro la 'ndrangheta, Pietro Molinaro, auspica riordino nazionale del gioco, ma intanto alla Camera si tratta per la proroga ad agosto 2026.

Scritto da Fm
©  Consiglio regionale della Calabria - Urp - Pagina Facebook

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Auspichiamo una rivisitazione della normativa nazionale che sostenga quelle delle varie Regioni".

A dirlo è il presidente della commissione regionale della Calabria contro il fenomeno della 'ndrangheta, Pietro Molinaro, nel corso della Giornata contro i rischi del gioco d’azzardo tenutasi ieri, 4 giugno.

Molinaro, come del resto anche il presidente del consiglio regionale Filippo Mancuso, nel suo intervento rivendica quanto fatto negli ultimi anni dalla Regione Calabria in materia di contrasto al fenomeno del gioco patologico. "Con la legge regionale n. 53 del 2022 sono stati messi dei paletti veri per contrastare il fenomeno, con limiti di orario di apertura, e distanze minime dai luoghi di aggregazione", rimarca. "Ma oggi ci soffermiamo sui servizi e le azioni che le varie Asp della Regione hanno avviato sul territorio. Un dato che ci deve far riflettere è che il gioco d'azzardo in Italia è in crescita, e serve rivedere le norme nazionali. Ogni azienda sanitaria ha un proprio piano integrato per la riduzione del rischio da ludo-dipendenza, che sta dando buoni risultati. Ma serve fare di più se il gioco è in crescita la conseguenza è un impoverimento generale.”

L'invito a “fare di più” che arriva dalla Calabria però si scontra con la recente richiesta avanzata dalla Conferenza delle Regioni di rinviare il riordino del gioco fisico che ha trovato consensi anche nella maggioranza di governo, visto l'emendamento atto a prorogare ad agosto 2026 la scadenza per l'esercizio della delega fiscale e apportare alcune modifiche ai criteri direttivi per il riordino del settore del gioco pubblico  proposto dalla relatrice Mariangela Matera (FdI) nel corso dell'esame, in commissione Finanze alla Camera, del disegno di legge per la modifica della delega fiscale.

Un emendamento che, in quanto presentato da Fratelli d'Italia, partito di punta dell'Esecutivo, con tutta probabilità verrà approvato, dilatando ancora di più nel tempo la risoluzione della questione territoriale che affligge gli operatori del gioco legale, dando ulteriore incertezza al comparto. E senza risolvere davvero i problemi connessi alla dipendenza patologica da esso.

 

IL TESTO DELL'EMENDAMENTO DI MATERA - Ricordiamo, di seguito, il testo dell'emendamento a firma della deputata Mariangela Matera: 

Art. 1

Al comma 1, lettera a), sostituire il numero 1) con il seguente:

1) al comma 1, primo periodo, la parola: «ventiquattro» è sostituita dalla seguente: «trentasei»;

Conseguentemente:

1) al medesimo comma 1, dopo la lettera b), aggiungere la seguente:

b-bis) all'articolo 15, comma 2, sono apportare le seguenti modificazioni:

1) alla lettera a), numero 1), la parola: «diminuzione>> è sostituita dalla seguente: <<revisione»;

2) alla lettera m), dopo la parola: <<riordino>> sono inserite le seguenti: «e revisione» e dopo parola: <<gioco>> sono soppresse le seguenti: <<a distanza».

2) dopo la lettera c) aggiungere la seguente:

c-bis) all'articolo 21, comma 1, la parola: «2025» è sostituita dalla seguente: <<2026».

 

LA  RELAZIONE ILLUSTRATIVA - Ed ecco il testo della relazione illustrativa che accompagna l'emendamento. "La presente proposta emendativa è volta ad apportare alcune modificazioni al disegno di legge che reca Modifiche alla legge 9 agosto 2023, n. 111, recante delega al Governo per la riforma fiscale.

Al fine di consentire al Governo di completare il disegno di revisione dell'intero sistema tributario, e in considerazione della complessità degli interventi necessari per l'organica definizione della riforma fiscale, l'emendamento in oggetto mira all'introduzione di due proroghe nonché alla modifica di alcuni dei criteri direttivi per il riordino del settore dei giochi.

I n particolare, la modifica proposta alla lett. a) intende prorogare il termine per l'adozione dei decreti legislativi attuativi della delega per la riforma dell'ordinamento tributario, conferita al Governo con la legge 9 agosto 2023, n. 111, portandolo dagli attuali 24, a 36 mesi, decorrenti dall'entrata in vigore della predetta legge. L'opportunità di modificare in tal senso il disegno di legge in oggetto è stata evidenziata anche dalla Conferenza Unificata che, in sede di parere sul provvedimento, ha espresso la raccomandazione di prevedere che 'l'esercizio del potere di delega si esaurisca non al 31 dicembre 2025 ma almeno ad agosto 2026'. Ciò per consentire, dopo la prossima legge finanziaria, di individuare le risorse per completare, almeno in parte, gli altri interventi della Legge 111 del 2023.

Del resto, la predetta Legge 111, specifica all'articolo 22, comma 3, che, ai sensi dell'articolo 17, comma 2, della Legge n. 196 del 2009, ove necessario, qualora un decreto legislativo sia oneroso e con esso non vi siano le necessarie coperture finanziarie, quest'ultimo può essere emanato solo dopo l'approvazione di provvedimenti legislativi che stanzino le occorrenti risorse finanziarie, quale, in primo luogo, la legge di bilancio.

Successivamente, con la lettera b) l'emendamento propone l'introduzione di alcune modifiche ai principi e criteri direttivi per il riordino delle disposizioni vigenti in materia di giochi pubblici, previsti dall'art. 15 della legge n. 111 del 2023.
Nello specifico, al fine di consentire al Governo di rendere più elastico il sistema dei limiti di giocata e di vincita, che sconta oggi una disciplina vetusta, non in linea con la dinamicità del settore, con la modifica proposta al n. 1, si intende sostituire il principio di delega della 'diminuzione dei limiti di giocata e di vincita', con il criterio volto a disporre una più completa "revisione" dei predetti limiti.

Inoltre, la modifica proposta al n. 2 è preordinata a consentire al Governo di dettare una disciplina organica, più efficace e dotata di maggiore forza preventiva e dissuasiva, delle sanzioni penali e amministrative per le violazioni concernenti tutto il mondo del gioco, non solo quello a distanza.

Infine, la modifica proposta alla lett. c) intende ampliare di dodici mesi, portando al 31 dicembre 2026, il termine per il riordino organico delle disposizioni che regolano il sistema tributario, mediante la redazione di testi unici. Tale disposizione risulta coordinata con l'intervento di cui alla lett. a) del presente emendamento."

Intanto, nel pomeriggio di ieri, 4 giugno, sono scaduti i termini per la presentazione dei subemendamenti, si attende la pubblicazione dei testi nelle prossime ore.

 

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