Via libera in commissione al Senato al disegno di legge 1591, avente ad oggetto "Modifiche alla legge 9 agosto 2023, n. 111, recante delega al Governo per la riforma fiscale" che, come noto, "introduce alcune modifiche ai princìpi e criteri direttivi cui il Governo è tenuto ad attenersi nell’esercizio della delega per il riordino delle disposizioni in materia di giochi pubblici.
Nella giornata di ieri, 23 luglio, le commissioni Affari istituzionali (relatore Paolo Tosato, Lega), Bilancio (relatore Nicola Calandrini, FdI) e Industria (relatore Gianluca Cantalamessa, Lega), hanno espresso il loro parere positivo inviandolo alla commissione Finanze, alla quale il testo è stato affidanto in sede referente.
In particolare la commissione Bilancio, alla presenza della sottosegretaria di Stato Lucia Albano, esprime parere favorevole senza osservazioni, considerando che "le modifiche introdotte nel corso dell’esame presso la Camera dei deputati non risultano incidere sulla complessiva cornice finanziaria della legge n. 111 del 2023, oggetto degli interventi."
Sempre al Senato ottiene il parere positivo della commissione Politiche dell'Ue anche il decreto-legge n. 95/2025 recante disposizioni urgenti per il finanziamento di attività economiche e imprese, interventi di carattere sociale e in materia di infrastrutture, trasporti ed enti territoriali (Ddl 1565).
In Aula, oggi, 24 luglio, sono in corso le dichiarazioni di voto congiunte sui disegni di legge sul Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2024 (A.S. 1566) e sulle disposizioni per l'Assestamento del bilancio dello Stato per l'anno finanziario 2025 (A.S. 1567), incardinati ieri, mercoledì 23 luglio, con le relazioni di Claudio Lotito (FI), sul Rendiconto, e di Nicola Calandrini, sull'Assestamento.
Parlando delle entrate extratributarie Calandrini ha spiegato che "la proposta di assestamento prevede un incremento complessivo, rispetto alle previsioni della legge di bilancio, di 5,6 miliardi di euro in termini di cassa", evidenziando in particolare il versamento da parte dell'Unione europea della sesta rata del Pnrr (+1.505 milioni di euro, a titolo di sovvenzione) e i maggiori introiti relativi ai dividendi delle società partecipate (+1.300 milioni di euro), i proventi del settore giochi e scommesse (+585 milioni di euro)".
Nel corso del dibattito è Beatrice Lorenzin (Pd - Idp) a sottolineare che "abbiamo avuto, guarda caso, anche 500 milioni in più dal gioco d'azzardo. Se non sbaglio, ci sono circa 175 miliardi di giocate, con 136 miliardi di vincite (gli altri perdono): un costo sociale enorme. La Meloni - me lo ricordo perché lo disse a me, quando ero Ministro della salute, diceva che noi del Governo non facevamo niente contro il gioco d'azzardo, una vergogna sociale. Ebbene, guardate qua: è una delle entrate principali, citata come fonte di entrate che ci fanno andare in pareggio. Qui c'è un problema di coerenza. Ma come? Quando hai la possibilità di incidere almeno su una cosa sporca, vergognosa, brutta, che distrugge la vita delle persone come il gioco d'azzardo online e non, non lo fai e ci fai cassa? Ma questa è una brutta abitudine e quindi, quando si attaccano gli altri, bisognerebbe stare un po' più calmi per vedere poi come ci si comporta quando si ha il potere, e cioè la possibilità di cambiare le cose quando si comanda, che è a questo che serve, del resto, e non ad andare in giro a fare discorsi."
Aggiungendo in un secondo intervento che "non state risolvendo il tema del payback farmaceutico, che è una tassa occulta alle Regioni. Non avete intenzione di trovare le risorse, perché potreste utilizzare parte delle entrate che prendete da altre parti come il gioco per andare a coprire le spese sanitarie delle Regioni e dire qualcosa del tipo: sapete che c'è? Ricominciamo daccapo, facciamo una vera strategia per la sanità."
L'Assemblea della Camera dei deputati avvia, sempre nella giornata di ieri, l'esame del Dl Sport, con la relazione di Fabio Roscani (FdI) che ha ricordato, tra il resto, il contenuto dell'articolo 6, "anch’esso modificato in sede referente, innova la disciplina riguardante il contrasto al fenomeno delle scommesse sportive illecite, prevedendo un regime di scambio di informazioni e di coordinamento tra le autorità amministrative competenti a gestire le scommesse sportive e la Procura generale dello Sport presso il Coni", sottolineando che "durante la sede referente, si è inserita una norma volta a consentire alle autorità amministrative competenti di avvalersi, a tali fini, anche dei sistemi di intelligenza artificiale, nel rispetto della normativa nazionale ed europea in materia."
Proprio a questo articolo si riferisce una delle critiche dell'opposizione, con Patrizia Prestipino (Pd-Idp) che sottolinea come il suo gruppo parlamentare accolga "con favore le misure di contrasto ai flussi anomali di scommesse e il rafforzamento del coordinamento tra giustizia sportiva e autorità amministrative", notando tuttavia che "non si sia colta l’occasione per introdurre anche misure di prevenzione, educazione e formazione, soprattutto nei settori giovanili e dilettantistici, dove il rischio di infiltrazione è molto più alto."
La discussione continua nella giornata odierna, 24 luglio, con la discussione e la votazione degli emendamenti e degli ordini del giorno. Sono tre gli ordini del giorno che riguardano l’articolo 6 del decreto legge, da quello di Aboubakar Soumahoro (Avs) su percorsi educativi e campagne di sensibilizzazione sul match-fixing, da Valentina Grippo (Azione) sull'accesso ai dati sui flussi di gioco per le procure sportive, e da Andrea Quartini, Amato, Caso, Orrico (M5S) sul tema della cooperazione internazionale e task force contro le scommesse sospette.
Questi i testi integrali dei tre ordini del giorno riferiti al gioco, e in particolare al contrasto del fenomeno del match fixing.
“La Camera, premesso che: l’articolo 6 del provvedimento in esame reca misure urgenti in materia di organi di giustizia sportiva e di contrasto al match fixing innovando la disciplina riguardante il contrasto al fenomeno delle scommesse sportive illecite, prevedendo un regime di scambio di informazioni e di coordinamento tra le autorità amministrative competenti a gestire le scommesse sportive e la Procura Generale dello Sport presso il Coni;
il fenomeno del match-fixing costituisce una delle problematiche più complesse ed insidiose nell’ambito del diritto sportivo, nonché una minaccia sostanziale all’integrità della pratica sportiva e delle competizioni;
deve essere dunque promossa una sinergia tra i vari soggetti coinvolti del settore sportivo, dagli operatori delle scommesse alle istituzioni pubbliche, al fine di prevenire e contrastare il proliferare del fenomeno e preservare l’autenticità delle competizioni sportive attraverso un impegnocostante e condiviso;
in particolare deve essere sviluppata, soprattutto tra i giovani, una cultura della competizione sportiva basata sul rispetto e sulla legalità,
impegna il Governo:
a definire, con i soggetti coinvolti, percorsi educativi e campagne informative di sensibilizzazione sul match-fixing, con l’obiettivo di prevenire e contrastare, attraverso la condivisione di buone prassi, il fenomeno della corruzione nelle competizioni sportive.
9/2488-A/1. Soumahoro.
“La Camera, premesso che: l’articolo 6 del provvedimento in esame modifica l’articolo 2 della legge n. 401 del 1989, inerente alla regolazione dei rapporti tra procedimento penale e organi della giustizia sportiva nei casi del reato di 'frode in competizioni sportive'. Nello specifico, viene innovata la disciplina riguardante il contrasto al fenomeno delle scommesse sportive illecite, prevedendo un regime di scambio di informazioni e di coordinamento tra le autorità amministrative competenti a gestire le scommesse sportive e la Procura Generale dello Sport presso il Coni;
tuttavia, al fine di garantire un più efficace contrasto alle manipolazioni delle competizioni sportive, si profila necessario agevolare l’accesso a dati rilevanti sui flussi di gioco da parte delle Procure federali e della Procura Generale dello Sport;
attualmente, l’accesso ad informazioni in possesso dei concessionari di scommesse autorizzati è ostacolato da opposizioni legate alla tutela della privacy, le quali limitano fortemente l’efficacia delle indagini sportive,
impegna il Governo:
ad accompagnare l’attuazione delle misure recate dal provvedimento in esame con ulteriori iniziative normative volte a introdurre obblighi di cooperazione, compatibili con la normativa vigente sulla protezione dei dati nonché la Convenzione di Macolin, affinché le procure federali e la Procura Generale dello Sport possano richiedere direttamente ai concessionari di scommesse autorizzati ogni informazione utile ai fini dei procedimenti disciplinari, inclusi i dati sui flussi di gioco, gli estremi dei conti gioco e le eventuali intestazioni riconducibili, anche indirettamente, a soggetti tesserati o affiliati.
9/2488-A/9. Grippo.
“La Camera, premesso che l’articolo 6 del provvedimento all’esame, in relazione alla disciplina riguardante il contrasto al fenomeno delle scommesse sportive illecite, prevede un regime di scambio di informazioni e di coordinamento tra le autorità amministrative competenti a gestire le scommesse sportive e la Procura Generale dello Sport presso il Coni;
durante l’esame in sede referente è stato approvato con riformulazione un emendamento del gruppo M5S finalizzato a consentire il rilevamento dei flussi anomali di scommesse alle autorità amministrative competenti attraverso sistemi di intelligenza artificiale, nel rispetto della normativa nazionale e dell’Unione europea in materia di intelligenza artificiale; il testo originario dell’emendamento precisava altresì che attraverso l’uso di Intelligenza Artificiale e data analytics, si potessero ricavare informazioni dai dati estratti, trasformati e centralizzati al fine di scoprire schemi nascosti, relazioni, tendenze, correlazioni e anomalie, rilevare transazioni sospette, ampliando il tutto con un « sistema di early warning », in collegamento con l’Uif – Unità di Informazione Finanziaria per l’Italia per la prevenzione del riciclaggio, di cui all’articolo 6 del decreto legislativo 21 novembre 2007, n. 231;
l’approvazione in sede referente di un emendamento che consente l’utilizzo di sistemi di intelligenza artificiale per il rilevamento di flussi anomali di scommesse rappresenta un importante passo avanti nella prevenzione e nel contrasto di tali fenomeni, tuttavia, al fine di rafforzare ulteriormente l’efficacia del contrasto alle scommesse illecite, si ritiene necessario prevedere meccanismi di cooperazione a livello europeo e l’istituzione di task force miste, composte da forze dell’ordine e organi sportivi, per garantire interventi tempestivi e mirati,
impegna il Governo:
a promuovere l’adozione di meccanismi strutturati di cooperazione tra gli Stati membri per il monitoraggio e il contrasto delle scommesse sportive sospette, così come lo scambio di buone pratiche, anche mediante lo scambio tempestivo di informazioni e dati tra autorità amministrative,
forze dell’ordine e organismi sportivi; a sostenere, nelle sedi opportune, l’istituzione di task force miste a livello nazionale ed europeo, composte da rappresentanti delle forze dell’ordine e degli organi sportivi, dotate di poteri operativi per condurre interventi rapidi e mirati contro le attività illecite legate alle scommesse.
9/2488-A/37. Quartini, Amato, Caso, Orrico.
Al termine della giornata di oggi, 24 luglio, Andrea Abodi, ministro dello sport, ha dato parere favorevole ai tre ordini del giorno sopra citati. In primis l’ordine del giorno presentato dall’onorevole Soumahoro, approvato con la seguente riformulazione, impegna il Governo “a definire, con tutti i soggetti coinvolti, comprese le istituzioni del mondo dello sport, compatibilmente con i vincoli di finanza pubblica, ulteriori percorsi educativi e campagne informative di sensibilizzazione sul match-fixing, con l'obiettivo di prevenire e contrastare, attraverso la condivisione di buone prassi, il fenomeno della corruzione nelle competizioni sportive”.
Per quanto riguarda il parere presentato dall’onorevole Grippo anche in questo caso il parere è favorevole con riformulazione e impegna il Governo “a valutare l'opportunità di accompagnare l'attuazione delle misure recate dal provvedimento in esame con ulteriori iniziative normative volte a introdurre obblighi di cooperazione, compatibili con la normativa vigente sulla protezione dei dati nonché la Convenzione di Macolin, affinché le procure federali e la Procura Generale dello Sport possano richiedere direttamente ai concessionari di scommesse autorizzati ogni informazione utile ai fini dei procedimenti disciplinari, inclusi i dati sui flussi di gioco, gli estremi dei conti gioco e le eventuali intestazioni riconducibili, anche indirettamente, a soggetti tesserati o affiliati”.
Parere favorevole anche sull'ordine del giorno presentato da Quartini che impegna il Governo “a promuovere l’adozione di meccanismi strutturati di cooperazione tra gli Stati membri per il monitoraggio e il contrasto delle scommesse sportive sospette, così come lo scambio di buone pratiche, anche mediante lo scambio tempestivo di informazioni e dati tra autorità amministrative, forze dell’ordine e organismi sportivi; a sostenere, nelle sedi opportune, l’istituzione di task force miste a livello nazionale ed europeo, composte da rappresentanti delle forze dell’ordine e degli organi sportivi, dotate di poteri operativi per condurre interventi rapidi e mirati contro le attività illecite legate alle scommesse”.