Dl sport (match fixing): rinviato esame alla seduta del 29 luglio
La Camera dei Deputati rinvia a martedì 29 luglio la discussione del Dl Sport con i provvedimenti relativi frodi sportive e scommesse illecite
Scritto da Redazione
Camera dei deputati, foto tratta dal sito web della Camera dei deputati
Con 63 voti di differenza la Camera dei Deputati accoglie la proposta di rinvio, avanzata dal deputato Gianluca Vinci (Fdi), di rinviare la discussione dell’articolo 6 del decreto di legge Sport, a martedì 29 luglio a partire dalle 14.30 come primo punto dell’ordine del giorno. Tra i punti fondamentali del Dl risultano “Disposizioni urgenti per l’organizzazione e lo svolgimento di grandi eventi sportivi, nonché ulteriori disposizioni urgenti in materia di sport”.
Nella giornata di ieri il ministro dello Sport Andrea Abodi aveva già dato parere favorevole ai tre ordini del giorno, il primo dei quali presentato dall’onorevole Soumahoro, e approvato con la seguente riformulazione, che impegnava il Governo “a definire, con tutti i soggetti coinvolti, comprese le istituzioni del mondo dello sport, compatibilmente con i vincoli di finanza pubblica, ulteriori percorsi educativi e campagne informative di sensibilizzazione sul match-fixing, con l'obiettivo di prevenire e contrastare, attraverso la condivisione di buone prassi, il fenomeno della corruzione nelle competizioni sportive”.
Per quanto riguarda il parere presentato dall’onorevole Grippo anche in questo caso il parere era favorevole con riformulazione e impegnava il Governo “a valutare l'opportunità di accompagnare l'attuazione delle misure recate dal provvedimento in esame con ulteriori iniziative normative volte a introdurre obblighi di cooperazione”.
Parere favorevole anche sull'ordine del giorno presentato da Quartini che impegnava il Governo “a promuovere l’adozione di meccanismi strutturati di cooperazione tra gli Stati membri per il monitoraggio e il contrasto delle scommesse sportive sospette, così come lo scambio di buone pratiche, anche mediante lo scambio tempestivo di informazioni e dati tra autorità amministrative, forze dell’ordine e organismi sportivi; a sostenere, nelle sedi opportune, l’istituzione di task force miste a livello nazionale ed europeo, composte da rappresentanti delle forze dell’ordine e degli organi sportivi, dotate di poteri operativi per condurre interventi rapidi e mirati contro le attività illecite legate alle scommesse”.