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Senato, Pd al Governo: 'Quali soluzioni contro il domain hijacking?'

28 maggio 2025 - 09:54

Un'interrogazione del Pd riporta alla ribalta il caso del dominio dello scrittore Tognolini, acquistato da terzi e reindirizzato a contenuti promozionali legati al gioco.

Foto tratta dal profilo Facebook dedicato allo scrittore Bruno Tognolini

Foto tratta dal profilo Facebook dedicato allo scrittore Bruno Tognolini

Una nuova interrogazione (la numero 3-01927) al Senato richiama l'attenzione sul caso di Bruno Tognolini, scrittore per l'infanzia il cui dominio web è stato acquisito da terzi e reindirizzato a contenuti promozionali legati al gioco d'azzardo.

Il Partito democratico aveva presentato un'interrogazione parlamentare già nell'aprile scorso, e torna ora a chiedere al presidente del Consiglio dei ministri Giorgia Meloni, e ai ministri dell'Economia e delle finanze, Giancarlo Giorgetti, dell'Interno, Matteo Salvini e della Cultura, Alessandro Giuli, quali iniziative si possano mettere in atto per risolvere un problema dietro al quale si configurano veri e propri reati.

L'identità online rappresenta infatti un'estensione diretta dell'identità personale e professionale, ed è sempre più oggetto, spiegano i senatori Pd Basso, Zampa, La Marca, Rando, Rojc, Zambito, Camusso, Giacobbe, Manca, Malpezzi, Nicita, Tajani, Alfieri, Irto, sottoscrivendo l'interrogazione, "di usi impropri, abusi e manipolazioni da parte di soggetti che operano con finalità fraudolente; tra le pratiche più insidiose si annovera la cosiddetta 'domain hijacking' o riappropriazione fraudolenta di domini web precedentemente legittimi, attraverso i quali è possibile sfruttare la notorietà di una persona fisica o giuridica per fini illeciti, truffaldini o ingannevoli."

Proprio un caso di domain hijacking è capitato recentemente a Bruno Tognolini, autore, poeta e narratore di riconosciuta fama nel panorama italiano della letteratura per l'infanzia", il cui dominio www.brunotognolini.com, ricorda il Pd "da lui utilizzato per oltre un decennio per diffondere materiali originali e informare il pubblico su eventi, pubblicazioni e attività culturali, è scaduto nel mese di ottobre 2024 ed è stato successivamente registrato da soggetti terzi, verosimilmente operanti all'estero."

Spiega il Pd che "da una perizia tecnica forense emerge che il dominio è attualmente ospitato da servizi ad alta incidenza di attività fraudolente (Cloudflare/Hawkhost) e registrato presso un provider con sede in Cina (Porkbun.com)", con il sito che "presenta contenuti fittizi, strutturati come recensioni o articoli sull'autore, che ne utilizzano abusivamente il nome, l'immagine e riferimenti alle sue opere per indirizzare gli utenti verso piattaforme di gioco d'azzardo online, con potenziali rischi sia in termini di diffusione di malware sia di indirizzo di minori all'azzardo e ovviamente con danno reputazionale per Bruno Tognolini."

Tra i reati vi è sicuramente una violazione del diritto d'autore e un atto di diffamazione, che mette a rischio la credibilità e la reputazione pubblica di un autore associato tradizionalmente a contenuti educativi, culturali e per l'infanzia, in una vicenda che, secondo i senatori Pd, "evidenzia una grave lacuna nella protezione giuridica dei domini legati a nomi e cognomi noti, anche nel caso di scadenza, e segnala l'urgenza di strumenti più efficaci per tutelare la reputazione digitale, l'integrità professionale e la sicurezza degli utenti, soprattutto quando le violazioni coinvolgono figure pubbliche o materiali destinati ai minori."

Questo il motivo per cui l'interrogazione, chiede ai rappresentanti del Governo se siano già stati avviati accertamenti sulla vicenda e se sia il caso di intervenire con urgenza per consentire alla Polizia postale e delle comunicazioni di "intervenire tempestivamente su questo episodio e in generale nei casi di usurpazione d'identità digitale e tutela della reputazione online."

Il Pd chiede anche di sapere "quali iniziative normative siano state adottate o si intenda adottare per rafforzare gli strumenti a tutela dell'identità digitale dei cittadini, anche prevedendo forme di protezione proattiva per domini contenenti nomi e cognomi noti o associati a personalità pubbliche" e "se non si ritenga necessario attivarsi in sede internazionale e con le autorità Icann (Internet Corporation for Assigned Names and Numbers, Ndr), affinché siano rafforzate le regole di trasparenza e controllo sull'acquisto di domini scaduti, soprattutto quando legati a soggetti noti e contenenti materiali protetti da copyright."

E infine, chiede il Pd, se il governo "intenda promuovere, anche in collaborazione con il Garante per la protezione dei dati personali e AgCom, una campagna di sensibilizzazione e prevenzione sul rischio di usurpazione digitale e di utilizzo fraudolento di nomi a dominio."

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