Alzi la mano chi almeno una volta al giorno non si fa un giretto virtuale sui suoi canali social o direttamente sul sito, per farsi una risata in santa pace. Tutto questo, senza mai perdere di vista la più stretta attualità e facendoci una riflessione sopra, per quanto nel segno della satira.
Tutto questo è Lercio.it, “lo sporco che fa notizia” dal 2012, ovverossia il sito i cui articoli, precisano i redattori, “sono falsi (almeno finché non si avverano)” e “sono stati redatti a scopo esclusivamente umoristico”.
Falsi o non falsi, a giudicare dalle pochissime mani che vediamo alzate in risposta alla domanda iniziale, pare che le “notizie” di Lercio siano prese in grandissima considerazione anche dai nostri lettori.
E alla redazione di Lercio.it, reduce dalle fatiche del suo ultimo libro appena uscito, chiediamo innanzitutto: che esperienza è lavorare per il sito satirico e sapere che siete più letti dei quotidiani “veri”?
“Non sappiamo se siamo letti più dei quotidiani. Ma in alcuni casi si tratta di essere letti più di un numero molto vicino allo zero; quindi è un po' come la pubblicità che dice: 'Ti piace vincere facile?'.
Per noi Lercio non è esattamente un lavoro; ma più una valvola di sfogo che ci permette di commentare la realtà che ci circonda senza rimanerne nauseati. È un po' il nostro antiacido preferito. Spesso si tende a sottovalutare il potere curativo della risata.”
Vi è mai capitato di passare dei seri guai per qualche vostra news?
“Qui evitiamo di rispondere, ci consigliano i nostri avvocati.”
Gli italici (e non solo) costumi si sono decisamente evoluti. Dopo le esternazioni di papa Francesco sui gay in seminario, dopo lo scambio di appellativi e saluti tra un presidente di Regione e un presidente del Consiglio dei ministri, che cosa ci dobbiamo aspettare nei prossimi mesi?
“Un cavallo nominato come ministro dell'agricoltura potrebbe essere il passaggio successivo. Poi però vedi che il posto è già successo, con Lollobrigida. Per non parlare del fatto che il nome intero del Masaf è 'ministero dell'Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle foreste', che fa già abbastanza ridere di suo.”
Ogni tanto l'Italia si infiamma per qualche vicenda: dal pandoro di Chiara Ferragni alla mancata partecipazione di Jannik Sinner al Festival di Sanremo, solo per citarne qualcuno. Dove nasce questa capacità dell'Italia di infiammarsi così e quale potrebbe un possibile tormentone estivo?
“Siamo come gli studenti che devono affrontare un argomento difficile e fanno qualunque altra cosa pur di non pensare a quello. Meglio occuparsi di argomenti futili; è più rilassante. D'altronde è anche fisiologico: non ti va di pensare al buco pensionistico, se hai già avuto una giornata di merda.”
L'Italia in generale non si risparmia, ma dove trovate principalmente fonte di ispirazione per i vostri articoli?
“Hai detto bene: l'Italia non si risparmia. Ma anche nel resto del mondo si trovano tanti spunti per scrivere articoli satirici. Tanto è vero che esistono realtà simili alla nostra in vari paesi. Con alcune di queste siamo anche in contatto.”
Infine, che rapporto avete con il gioco in generale? Vi piace giocare e sognate mai di diventare ricchi magari vincendo al Superenalotto?
“Il gioco in senso di scommessa, di azzardo, di slancio verso l'ignoto e dell'adrenalina pura che ti invade mentre, con spavalderia, deridi e superi i limiti dei comuni mortali e... ok, si nota che non giochiamo molto. Diciamo che ci piacciono le sfide, come quella legata al nostro nuovo libro, '70 grandi rompicazzo della storia (71 con te)', edito da People, uscito il 28 giugno. Speriamo di vincere la sfida, in modo da poter continuare a romperlo fruttuosamente anche noi.”