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Liquidità condivisa internazionale di poker online: tre room hanno incontrato Adm, c’è apertura

12 giugno 2024 - 13:08

Cuiprodest ha fatto incontrare GGPoker, Kinder e 888 con l'Agenzia delle dogane e dei monopoli per parlare di liquidità condivisa di poker online ma anche per la semplificazione della certificazione dei giochi.

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Nei passaggi precedenti e come emerso dall’Italian Gaming Expo and Conference di aprile a Roma nel corso di un panel che parlava del tema, per la liquidità internazionale i lavori sembravano procedere spediti ma il blocco era in alcune ritrosie e dubbi dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli. Per questo Cuiprodest, la società di lobby che sta seguendo alcune società che vorrebbero rivitalizzare il prodotto poker sfruttando appunto le pool internazionali e offrire maggiori opportunità di gioco mantenendo i player in fuga nelle room dot com nel mercato italiano, ha organizzato un incontro dedicato tra cinque operatori e Adm a piazza Mastai proprio per parlare di queste possibili implementazioni di offerta. Sì perché a livello legislativo non servirebbe nulla e a livello tecnico le room sono pronte da sempre: va risolto qualche cavillo regolamentare che, però, finora, è sembrato insormontabile. 

“Abbiamo organizzato due incontri in realtà, uno sulla liquidità con GGpoker, Kindred e 888 e l'altro sulla semplificazione delle procedure di certificazione dei giochi con Light&Wonder e PragmaticPlay - ha commentato Giuseppe Volpe, managing partner di Cuiprodest - sulla liquidità non abbiamo incontrato preclusioni ideologiche, ma, al contrario, una disponibilità a valutare il dossier che sottoporremmo a Adm sulla sicurezza, in termini di anti riciclaggio, dei regimi di liquidità condivisa attualmente in vigore negli altri stati europei. È divenuto chiaro ad Adm che la liquidità condivisa, essendo fondamentale per far sopravvivere o rilanciare il poker, è uno degli aspetti che terranno a mente le aziende nel momento in cui dovranno decidere se partecipare al bando.”

Se il Governo nella Commissione Finanze aveva già compreso l’importanza e la portata dell’eventuale apertura delle pool, nello stesso appuntamento i Monopoli erano sembrati recalcitranti sulla proposta. Dai segnali percepiti nell’ultimo incontro sembra che il vento sia cambiato anche negli uffici delle Dogane e si possa ora procedere ad avviare questi approfondimenti che potrebbero portare (non si sa ancora in quali tempistiche) ad un’apertura per consentire ai giocatori italiani di sfidare player di tutta Europa e a livello internazionale oltre che ad aumentare revenue delle poker room e aggio per l’erario. 
Domani, intanto, qualche risultato potrebbe arrivare dall’incontro tra Adm e operatori per parlare di riordino di gioco online ma per quel che riguarda la semplificazione delle procedure di certificazione dei giochi. 

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