Premetto che la pubblicazione dei proventi netti di una casa da gioco di un mese per paragonarlo con quelli dello stesso mese dell’anno precedente, come tante volte mi è capitato convintamente di affermare, non mi ha mai ispirato; per Saint Vincent mi solletica una differente considerazione se completata con le presenze al Grand Hotel Billia.
Dette presenze dovrebbero essere, però, distinte tra quelle riguardanti la clientela di qualità che, frequentando abitualmente la casa da gioco, sono giustamente considerate invitate.
Ora la particolare metodologia della ricerca che, forse può dire qualcosa, consiste in procedure vecchie integrate da quelle nuove esclusivamente mirate al controllo a posteriori della qualità delle frequentazioni:
- incidenza dei proventi slot sul totale dei ricavi netti (al netto delle mance) di gioco;
- il raffronto tra ricavi dei giochi da tavolo e le presenze:
- le ore tavolo confrontate con i proventi lordi (mance comprese al 100 percento) derivanti da giochi da tavolo;
- il movimento dall’ufficio cambio assegni.
- i costi dell’ospitalità che non hanno minimamente il compito di verifica del ritorno degli investimenti ma il gradimento complessivo del servizio reso dalla Casa tramite l’intervallo tra due frequentazioni.
Evidentemente una metodologia simile a quella prospettata, per i dati di cui ha necessità, non può che essere adottata dalla Casa.
Ora vi potreste chiedere quale sia stata la motivazione che mi ha indotto a pensare e scrivere quanto precede. Mi pare una sacrosanta curiosità e posso affermare che le motivazioni sono due: la prima è la frequentazione globale e non separata al Grand Hotel che viene evidenziata in calo al 46 percento, la seconda la notizia che, a Venezia, si intende dotare la sede di Ca’ Noghera di servizi, tra l’altro alberghieri.
Non sono affatto a conoscenza quale possa essere il futuro della sede storica di Ca’ Vendramin e proprio per questo avevo iniziato a riflettere sul valore della storicità della sede classica del Casinò lagunare paragonandola con la effettiva possibilità di poter usufruire di un complesso alberghiero di lusso.
Per onestà intellettuale mi preme aggiungere che, ultimamente, sono riuscito ad esaminare con cura l’elaborato predisposto dal corpo controllori al Casinò municipale di Sanremo. Evidenzia annualmente i risultati netti di ogni singolo gioco praticato, i contanti cambiati al tavolo dai giocatori le mance, la percentuale delle mance rispetto al risultato, quella del risultato in confronto al contante, l’incidenza di ciascun gioco sul totale dei ricavi, le ore lavorate per ogni gioco e la resa in considerazione del risultato.
Chiaramente per uno come me, impallinato del controllo sulla regolarità del gioco e degli incassi, ho trovato una miniera di idee, non solo collimanti con le mie ma, forse, più adatte alla gestione che al controllo dei ricavi netti e lordi.
Molto probabilmente mi sarò soffermato sull’argomento posto il convincimento che le mance debbano essere conteggiate tavolo per tavolo e di ciò ho potuto verificarne l’esattezza sul regolamento dei controllori che, tra l’altro, è reperibile in internet.
Un'ultima considerazione: ero convinto di aver consultato e sperimentato tutta la documentazione in circolazione e, invece, mi sono dovuto ricredere; ne sono rimasto contentissimo ed entusiasta per la constatazione di aver conseguito un ulteriore arricchimento.