"Apprendiamo che il bilancio relativo all’esercizio 2024 non risulterebbe ancora approvato. Tale circostanza desta perplessità, soprattutto alla luce dei dati riportati sui ricavi, che si attesterebbero intorno ai 53 milioni di euro, inferiori rispetto ai 60 milioni indicati come obiettivo dal piano concordatario."
A scriverlo è il gruppo Fiamma tricolore di Como in una lettera indirizzata al capo di Gabinetto del ministero dell'Interno, Anna Maria Sempreviva, e al prefetto di Como, Conforto Galli, e firmata dal segreteria provinciale Carlo Russo.
Gli esponenti del gruppo esprimono nuovamente (sì, perché avevano interpellato il ministero dell'Interno anche qualche giorno fa) "la propria viva preoccupazione in merito alla situazione attuale del Casinò di Campione d’Italia" anche in merito alla posizione dell’attuale presidente del casinò, Mario Venditti, "già magistrato in carriera, in merito al quale alcune fonti giornalistiche riportano l’esistenza di un’indagine in corso presso la Procura di Brescia, con riferimento a vicende collegate alla sua precedente attività." Il riferimento è al caso di cronaca di Garlasco e alla riapertura delle indagini sull'omicidio di Chiara Poggi.
Secondo la Fiamma tricolore "è fondamentale che chi ricopre ruoli apicali in enti a partecipazione pubblica sia, oltre che qualificato e competente, esente da condizioni che possano anche solo astrattamente minare la fiducia dei cittadini o ostacolare un sereno percorso di risanamento e rilancio."
Riguardo alle preoccupazioni esposte chiedono a ministero e prefetto "un approfondimento riguardo ai criteri adottati per la selezione dei dirigenti e dei membri del consiglio d’amministrazione del Casinò, alle procedure relative alle nomine e alle deleghe gestionali, con particolare attenzione ai profili di trasparenza, competenza e imparzialità, alle modalità con cui vengono condotti gli appalti, la gestione del personale e l’impiego di risorse pubbliche e all'interazione tra l’azione del presidente e il ruolo dei commissari straordinari Danovi e Minniti, chiamati a vigilare sul percorso di risanamento."
Richieste che il gruppo accompagna ad alcune proposte quali la "convocazione di un consiglio comunale straordinario presso il Comune di Campione d’Italia, con all’ordine del giorno la situazione amministrativa e gestionale del Casinò" ma anche, in assenza di chiarimenti tempestivi e rassicuranti, la "valutazione dell’opportunità di un intervento prefettizio, anche tramite commissariamento, volto a garantire piena legalità, efficienza e trasparenza nella gestione dell’ente."
Al ministero in particolare chiedono l'assunzione di una posizione chiara "in qualità di garante della regolarità dell’azione amministrativa e della tutela dell’interesse pubblico, in particolare per quanto concerne enti a valenza strategica nazionale", dicendosi convinti che "il Casinò di Campione possa e debba tornare a essere un modello di efficienza, correttezza e sviluppo."